Falso medico all’ospedale di Bordighera, presidente Toti: «Bisogna essere più attenti sui controlli»
Dg Stucchi: «A seguito di segnalazioni ricevute, dopo sette turni, abbiamo chiesto all’ordine e abbiamo scoperto il falso medico»
Sanremo. «Non è una questione di chi paga il medico imbroglione, se la sanità pubblica o privata. Il tema sono i controlli: bisogna essere più attenti». Lo ha detto il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti a margine della conferenza stampa sulla sanità e sullo sviluppo territoriale che si è svolta nel pomeriggio a Palazzo Bellevue, sede del comune di Sanremo.
Inevitabile la domanda su come sia stato possibile assumere un falso medico, come si è rivelata poi essere la sedicente dottoressa Enrica Massone, e farla lavorare al punto di primo intervento dell’ospedale Saint Charles di Bordighera.
«Non è che non sia mai successo di trovare falsi medici – ha aggiunto il presidente – All’istituto dei Tumori ci sono falsi medici laureati che hanno lavorato per 22 anni senza laurea e senza che nessuno se ne sia accorto. Per questo non è giusto che le opposizioni abbiano chiesto le dimissioni dell’assessore Gratarola. Quello di Bordighera non è un caso eccezionale, ma uno dei tanti accaduti».
Sull’argomento è intervenuto anche il direttore generale di Asl1 Luca Stucchi: «Noi non abbiamo un rapporto diretto con la coop che è in capo a Gvm (l’azienda privata che gestirà l’ospedale di Bordighera dal prossimo anno, ndr). L’Asl effettuava un controllo professionale sui medici assunti: oltre al curriculum, un controllo sul campo durante i turni. Nell’immediatezza non veniva fatto un controllo con l’ordine dei medici. A seguito di segnalazioni ricevute, dopo sette turni, abbiamo chiesto all’ordine e abbiamo scoperto il falso medico. Ecco come ci siamo arrivati».