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Emergenza migranti a Ventimiglia, sindaco Di Muro: «Il 50 percento sono irregolari»

2 ottobre 2023 | 16:03
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«Per gestire il fenomeno servono tre strutture, lo dico da tempo»

Ventimiglia. «Secondo i dati della polizia di frontiera, che sono i dati più ufficiali perché sono quelli dei migranti che vengono presi in carico a Ponte San Luigi, il 50 percento dei migranti rifiuta di identificarsi, inventa degli “alias”, rifiuta integrazione o accoglienza. Quindi è chiaro che se c’è un sistema logistico per cui quando vengono presi in consegna a Ponte San Luigi, vengono trasferiti direttamente in un Cpr e, non come succede oggi, lasciati liberi nella nostra città, noi avremmo risolto il 50 percento dei problemi».

A dichiararlo è il sindaco di Ventimiglia Flavio Di Muro al termine dell’incontro con il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, giunto insieme al suo sottosegretario in provincia di Imperia per toccare con mano i problemi vissuti dai ventimigliesi e proporre soluzioni in merito.

«Oggi i migranti a Ventimiglia sono tra i 400 e i 500 – ha aggiunto il primo cittadino -. Come ripeto da tempo, servono più strutture a Ventimiglia, servono strutture di sollievo per chi si fa identificare e servono i Cpr per chi non si fa identificare. Il Pad (punto di accoglienza diffuso, ndr) è il primo provvedimento che ho firmato per dare accoglienza ai più vulnerabili. Senza queste tre strutture è inevitabile avere oggi bivacchi e accampamenti sparsi per la città e domani aggressioni all’interno dei condomini e nei dehor di bar e ristoranti».

«Ringrazio ministro e sottosegretario, i vertici del ministero dell’Interno e i vertici provinciali – ha detto Di Muro nel corso della conferenza stampa in Prefettura -. Devo dire che non vi è stata mai una risposta così immediata da parte del governo per la città di Ventimiglia. E’ da un mese circa che si registra un incremento dei flussi, con una convivenza sempre più difficile tra residenti e migranti, e il governo è venuto oggi con il ministro Piantedosi ad ascoltare le istanze, le proposte, ma soprattutto a prospettare anche delle soluzioni. Ho fiducia nel governo. Ho fiducia in quanto detto oggi perché sono sicuro che si tramuterà in fatti concreti».