Elio e le Storie Tese infiammano il palco dell’Ariston di Sanremo

8 ottobre 2023 | 12:12
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Elio e le Storie Tese infiammano il palco dell’Ariston di Sanremo

Due ore di spettacolo che hanno amalgamato energicamente quasi 40 anni di carriera dell’iconica band

Sanremo. Ieri sera Elio e le Storie Tese hanno infiammato il palco dell’Ariston con uno spettacolo capace di amalgamare energicamente quasi 40 anni di carriera dell’iconica band.

“Arriva Elio, arriva Elio. direttamente qui dal varietà!”: uno spettacolo incredibilmente divertente, brioso e di grande musica è nuovamente approdato all’Ariston di Sanremo con la mitica band milanese. Oltre due ore di musica che hanno coinvolto un teatro pieno e che ha unito uno stuolo di fedelissimi fans che hanno cantato tutti i più grandi successi della band rendendo ancora più emozionante e unico un concerto che già dalla semplice scaletta prometteva di essere eccezionale.

Elio e i suoi sei musicisti e Mangoni hanno realizzato un perfetto show che come protagonista ha la maestria musicale dei componenti della band che ha fatto del gruppo una delle band più seguite e cantate d’Italia in quasi 40 anni di carriera.

Non sono mancate le frecciatine al festival e al pubblico “classico” del Festival: «Siete sicuri di essere lo stesso pubblico del Festival?», ha ribadito scherzosamente Elio tra un successo e l’altro e mentre la sua band intercalava con assoli di basso o di batteria che avrebbero retto, solo loro, un intero spettacolo.

Elio quindi con questo tour “Mi resta solo un dente e cerco di riavvitarlo” ripropone i grandi classici che hanno accompagnato l’adolescenza di molti mescolando stili musicali e generi differenti. Dal rock al valzer, dalla disco dance al neo melodico, il tutto unito dai testi che, ancora oggi, restano tra i più azzeccati nel panorama rock demenziale.

“La terra dei Cachi (Italia sì, Italia no)” ha esordito per la prima volta nel lontano 1996 proprio sul palco dell’Ariston, diventando popolarissima in una manciata di giorni e dopo quasi 30 anni funziona ancora. Il concerto si è poi sviluppato alternando pezzi più recenti a grandi capolavori con gli 1000 spettatori impegnati tutti a cantare a squarciagola tra una risata e l’altra.

“Il vitello dai piedi di balsa”, “Supergiovane”, “Uomini col borsello”, “Parco Sempione”, “Servi della Gleba” e poi il pezzo che ha letteralmente “fatto scendere il teatro”: “Born to be Abramo”, la cover in versione biblica di “Born to be Alive”. Il concerto, che in molti teatri è già sold out, toccherà l’intera penisola per tutto l’autunno e inverno.

Elio e le storie tese sono stati, sono e saranno un’icona musicale che non solo diverte chi li ha apprezzati fin dall’inizio della carriera e sta invecchiando con loro, ma sicuramente darà alle nuove generazioni tante soddisfazioni, buona musica e molte risate, molto poco politicaly correct.