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Violenza sulle donne, P.e.n.e.l.o.p.e. al Governo: «Potenziare sistemi di protezione e investire in progetti delle scuole»

28 settembre 2023 | 09:01
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Violenza sulle donne, P.e.n.e.l.o.p.e. al Governo: «Potenziare sistemi di protezione e investire in progetti delle scuole»

«I femminicidi, nonostante le misure di sicurezza escogitate e messe in atto, in questi ultimi anni, dalle forze di polizia, aumentano, di giorno in giorno, in maniera preoccupante. Dove sta il corto circuito?»

Imperia. L’appello dell’associazione P.e.n.e.l.o.p.e., Donne del Ponente Ligure per le Pari Opportunità:

«Sino a quando dovremo noi donne essere insultate, violentate, stuprate e ammazzate per mano di un uomo che diceva di amarci?
I femminicidi, nonostante le misure di sicurezza escogitate e messe in atto, in questi ultimi anni, dalle forze di polizia, aumentano, di giorno in giorno, in maniera preoccupante. Dove sta il corto circuito? Cos’è che non funziona nella catena di protezione delle donne in pericolo di vita? Il codice rosso è veramente efficace, visto che chi vuole infrangerlo alla fine riesce a portare a termine il suo disegno criminale, premeditato nei dettagli?

Le denunce da parte delle donne sovente si ritorcono pesantemente e fatalmente contro di loro, al punto tale da dissuaderle dal rivolgersi a chi dovrebbe proteggerle, perché spesso da vittime finiscono col sentirsi colpevoli delle violenze subite. I centri antiviolenza, che sicuramente offrirebbero un aiuto basilare, sono fortemente limitati dalla mancanza di sovvenzioni adeguate, si reggono in gran parte su interventi del personale volontario, sono carenti di specialisti e di figure appositamente formate.
Pochissimi sono gli alloggi di protezione per le donne e i bambini vittime di violenza domestica. E qui ci fermiamo, perché l’elenco sarebbe ancora lungo e penoso.

Ma noi crediamo che la Legge sia l’unica vera garanzia democratica a tutela di noi cittadine e dei cittadini tutti. A patto che funzionino la politica, le forze dell’ordine e tutte le istituzioni preposte al benessere generale, a partire dalle categorie più disagiate e più a rischio: disabili, anziani, donne e bambini.

Però, in democrazia, tutte e tutti dobbiamo impegnarci attivamente per migliorare la qualità di vita nel nostro bel paese e per raggiungere la parità dei diritti tra uomo e donna. L’associazione P.E.N.E.L.O.P.E., dal 2008, l’anno in cui si è costituita, ha deciso di impegnarsi nella diffusione della parità di genere e nel contrasto alla violenza sulle donne. Lo fa organizzando eventi pubblici e proponendo progetti alle scuole di ogni ordine e grado della nostra provincia, perché da subito abbiamo capito che il vero cambiamento avviene attraverso la cultura, un cammino lento, ma imprescindibile. Abbiamo collaborato, e continuiamo a farlo, con il Centro Antiviolenza, l’ISV di Imperia.Inoltre, agiamo in rete con altre associazioni della nostra zona, perché insieme si è più forti e incisivi.

Chiediamo però al governo, presieduto per la prima volta da una donna, di potenziare tutti i sistemi di protezione delle donne e di investire cospicuamente in progetti nelle scuole, a partire da quella dell’Infanzia, mirati all’educazione dei sentimenti e delle emozioni, a una sana e doverosa educazione sessuale, che inducano al rispetto degli altri, al di là del sesso, del colore della pelle e della religione di appartenenza e alla scoperta della bellezza delle differenze di genere e in genere.

Invitiamo infine tutti gli uomini che credono nelle Pari Opportunità, ma purtroppo ancora troppo silenti, a unirsi a noi donne nella lotta ai femminicidi e alla disuguaglianza di genere, perché solo insieme sarà possibile riuscire a creare una società inclusiva, paritaria e veramente democratica»,