Ventimiglia, intervento di Di Muro a Pontida: la lettera di una lettrice rivolta al sindaco

18 settembre 2023 | 17:06
Share0
Ventimiglia, intervento di Di Muro a Pontida: la lettera di una lettrice rivolta al sindaco

«Mi spiace quindi che Lei contribuisca a fomentare, come fa il Governo centrale, un clima di di “disagio”  nei confronti di queste povere persone»

Ventimiglia. Di seguito riportata la lettera scritta da Isabella Podda rivolta al sindaco Di Muro in merito al suo intervento:

«Egregio Sindaco Di Muro,

Come faccio sempre perché sono appassionata di politica e soprattutto di quello che riguarda la Liguria, e la Provincia di Imperia e Ventimiglia in particolare, ho seguito con rispetto e attenzione il Suo intervento al raduno di Pontida del Suo Movimento politico.

Il Suo Partito, nella persona del Ministro sen. Matteo Salvini che ne é il Leader, si professa da sempre Cristiano o comunque legato ai valori della religione cristiana (ricordo in particolare quando il sen. Salvini si era presentato munito di Rosario…).

Ne deduco dunque, anche alla luce se non erro di Sue affermazioni in campagna elettorale, che anche Lei si ritiene cristiano o in ogni caso legato ai valori cristiani.

Eppure Lei si é reso protagonista, forse senza capirlo ma non credo, di una vera e propria bestemmia.

Mi riferisco prima di tutto alla ben nota vicenda del Cimitero presidiato da guardie giurate, che considero come ho già avuto modo di esternare una vergogna al limite del disgusto, nonché al linguaggio da Lei utilizzato nel breve intervento di Pontida.

Lei ha invocato “l’uso della forza” per fermare gli sbarchi di questi poveracci a Lampedusa e altrove : cosa significa, bisogna sparargli addosso? Bisogna sparare ai barchini con il rischio di uccidere qualcuno? Forse Lei si é espresso male, preso dall’emozione di salire sul palco di Pontida, non credo che Lei volesse dire questo ma converrà che questo linguaggio lascia adito a qualche perplessità.

Lei inoltre ha dichiarato che questi poveri emigranti si sarebbe resi responsabili di “sputi” sulle tombe del Cimitero, cosa che per quanto mi risulta non corrisponde al vero : d’altra parte, Lei stesso quando si era trattato di presentare il dispositivo di sicurezza quasi da “bunker” da Lei previsto per il Cimitero si era limitato a parlare di voler impedire a questi immigrati di utilizzare les toilettes e di abbeverarsi alle fontanelle, di “sputi” non se ne era mai parlato e penso quindi che sia stata una “boutade”, una frase “ad effetto” per “fare colpo” sulla platea di Pontida.

Lei – tra parentesi – non ha ancora spiegato quale sia il “reato” commesso da questi poveri emigranti nell’utilizzare le toilettes o le fontanelle del Cimitero : non mi risulta infatti che il Codice Penale preveda il reato di “uso delle toilettes” o di “abbeverarsi alla fontanella”…

Come avevo già detto, non credo (visto che buona parte di queste persone, che provengono dalla cosiddetta “Africa nera” come Mali, Senegal, Congo, etc., sono cristiani o comunque conoscono e rispettano la cultura cristiana) che importunassero più di tanto i visitatori – ormai molto scarsi – del Cimitero o che importunassero i defunti che non credo si siano venuti a lamentare con Lei (mi sembra un po’ difficile…) della presenza di questi immigrati…

Sarebbe bastata comunque un po’ di “pedagogia”, magari con l’aiuto dei mediatori culturali o figure simili, piuttosto che trasformare il Cimitero in una base militare. Quindi prima di lasciarsi andare, spinto evidentemente dall’emozione del palco di Pontida, a discorsi di questo genere Lei avrebbe dovuto riconoscere il fallimento della gestione dei flussi migratori, in particolare nelle zone di frontiera come la nostra Ventimiglia, da parte del Governo attuale e anche ovviamente dei Governi precedenti almeno dalla caduta del Berlusconi-IV in poi.

Lei ha inoltre vantato la « bellezza » di Ventimiglia, e su questo siamo d’accordo in linea di principio. Tuttavia sono venuta nei giorni scorsi in Città e ho constatato – e credo di non essere la sola – che la Città, anche in zone centrali, é sporca, trascurata, spesso maleodorante.

Non credo anche questo sia colpa degli emigranti, che ormai Lei ha finito per “ghettizzare” come forse era nelle Sue intenzioni iniziali, e nemmeno dei “negozi etnici” che non Le piacciono e che vorrebbe sradicare dal territorio (ma Le faccio notare che ormai ci sono in tutte le Città, anche quelle più piccole, quindi se non piacevano bisognava pensarci prima, cioé una ventina d’anni fa almeno…).

Credo invece che sia colpa non dico sua ma dell’Amministrazione che Lei dirige e che evidentemente non ha, arrivo anche a dire legittimamente, tra le sue priorità quella del decoro urbano e della pulizia degli spazi pubblici.

Peccato perché giustamente come Lei ha detto Ventimiglia é molto bella e ospitale e quindi non mi sembra una bella immagine per i turisti e anche per i commercianti che sono tanto professionali e accoglienti quella di una Città piena di sporcizia e trascurata in termini di igiene urbana.

Constato poi – spiacente di contraddirLa – che siamo ben lontani dai numeri di qualche anno fa e che la Città non é “invasa” come Lei ha detto di immigrati che vorrebbero, sempre secondo la Sua retorica, prendere il posto degli Italiani e scacciarli dalle Città.

Altre Città di frontiera, mi creda, sono messe molto peggio quanto ai “numeri” degli emigranti presenti: lo chieda al Suo Collega di Trieste se non ci crede…

Mi spiace quindi che Lei contribuisca a fomentare, come fa il Governo centrale, un clima di, non voglio dire “odio”, ma perlomeno di “disagio”  nei confronti di questi poveracci che non hanno nessuna colpa se non quella di aver creduto alle sirene di una vita migliore in un Paese, l’Italia, e in un Continente, l’Europa, che non sono in grado di offrirgliela.

Mi spiace anche che la nostra bella Ventimiglia viva in una sorta di “stato di assedio” con “blitz” a ripetizione, e a favore di telecamera, da parte di Forze dell’Ordine a cui va tutto il nostro rispetto e la nostra ammirazione ma che penso vorrebbero volentieri occuparsi di altro…

Detto questo, non credo che queste mie parole Le serviranno per cambiare idea data anche la Sua “presunzione” che traspare almeno dai Suoi interventi ma spero se non altro che Le servano per riflettere.

Volevo solo ricordarLe, lo faccio spesso e voglio farlo anche con Lei, che Stalin, Lenin, Hitler e compagnia bella sono morti, ma Dio non é morto e non morirà mai : se lo ricordi, se veramente si ritiene cristiano, e si rilegga anche qualche passaggio del Vangelo che penso potrebbe illuminarLa.

La saluto, spero di poterLa anche incontrare di persona durante la mia prossima visita a Ventimiglia e senza rancore ma con un po’ di amarezza Le rinnovo i miei migliori auguri per il prosieguo del Suo mandato».