Sanremo, il professore salva libri

6 settembre 2023 | 09:04
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Sanremo, il professore salva libri

Il giovane Fabio Barricalla è diventato un punto di riferimento nel mondo delle biblioteche private a rischio estinzione

Sanremo, da sempre crocevia di cultura e bellezza, dove l’arte e la letteratura hanno radici profonde. Immerso in quest’atmosfera di fascino e creatività, c’è un giovane che si è guadagnato il titolo di “professore salva libri”. Il prof in questione è Fabio Barricalla, classe 1986, nato ad Asti per una casualità del destino ma sanremasco di origini. Poeta, filologo e insegnante di lettere all’Istituto Ruffini Aicardi di Sanremo, Barricalla è diventato una figura chiave nella promozione della cultura locale.

Ciò che lo rende veramente speciale è il suo impegno nel cercare di salvare il patrimonio librario a rischio estinzione. L’ultima biblioteca privata a beneficiare del suo intervento è stata quella del poeta Mirko Servetti, scomparso a luglio nella sua casa di Imperia Porto Maurizio. Nell’arco della sua vita Servetti aveva collezionato oltre 10 mila volumi. Questa biblioteca privata conteneva tesori letterari, tra cui rari libri di prima edizione e copie autografate di opere importanti.

Dopo la sua prematura scomparsa, c’era il rischio che questa raccolta potesse andare perduta. Ed è qui che Fabio Barricalla è entrato in azione. Il fratello di Servetti, che si era trovato di fronte all’impossibilità di salvaguardare l’immensa collezione lasciata dall’artista nato ad Alassio, si è rivolto al professore salva libri per assicurare una seconda vita ai volumi del poeta. «Mirko Servetti aveva accumulato una collezione straordinaria, impreziosita da edizioni notevoli di dizionari, e storie monumentali. Questa raccolta comprendeva anche libri di valore di poeti contemporanei, alcuni dei quali erano addirittura autografati. Molti di questi volumi erano ancora intatti, tra cui opere di autori come Anselm Jappe (Debord)», – racconta Fabio Barricalla -. «Di solito è difficile trovare una collezione del genere in una biblioteca pubblica. La mia prima mossa per cercare di salvare il salvabile è stata contattare le biblioteche locali, tra cui la biblioteca civica di Sanremo e la biblioteca provinciale Lagorio di Imperia. Sebbene fossero interessate, purtroppo non avevano lo spazio necessario per accogliere questa vasta collezione».

«Allora mi sono rivolto a Giuliano Arnaldi, il presidente della Fondazione Tribaleglobale di Onzo, di base nell’entroterra savonese. La fondazione si occupa di opere tribali provenienti da tutto il mondo ed è anche interessata al situazionismo. Fortunatamente hanno accettato di prendersi in carico la collezione. Prossimamente tutti i libri di Servetti verranno sistemati in uno spazio espositivo nell’area di Albenga, grazie alla generosità e all’interesse di suo fratello, Giuliano Servetti, che mi aveva contattato. È un felice lieto fine per una collezione così preziosa, che ora continuerà a ispirare e arricchire la cultura letteraria e artistica del nostro territorio».

Questo non è stato l’unico atto salvataggio completato di recente da Barricalla. Nel corso degli ultimi mesi, il prof ha recuperato diverse collezioni di libri in pericolo, evitando che finissero nell’oblio o venissero dispersi. Per esempio, aggiunge Barriccalla: «Prima delle festività natalizie, mi è capitata l’occasione di salvare una preziosa biblioteca di un personaggio di spicco di Sanremo, noto per il suo legame con il mondo culturale: Gastone Lombardi, scrittore e collaboratore del Tenco. È stato l’animatore culturale Freddy Colt, tramite le sorelle di Gastone Lombardi, a contattarmi per offrirmi questa straordinaria collezione, composta da circa 5000 volumi, molti dei quali erano pezzi rari e preziosi».

Da professore, quali sono secondo lei le biblioteche più belle tra quelle delle scuole imperiesi? «Tra le biblioteche delle scuole imperiesi, vi sono alcune autentiche perle che meritano di essere menzionate. In primo luogo, c’è la biblioteca del ‘Colombo’, che rappresenta un frammento della biblioteca del liceo Cassini di Sanremo. Sebbene il suo valore pratico per gli studenti possa sembrare limitato, è incredibilmente ricca, soprattutto per quanto riguarda la letteratura ligure del XX secolo. Qui si possono trovare preziose riviste letterarie del 1900, contenenti articoli di autori come Pan e persino contributi di Montale. Invito gli studiosi a esplorare questa biblioteca, poiché è una miniera di risorse per chi è interessato alla letteratura ligure»

Ancora Barricalla: «Un elogio simile va alla biblioteca dell’Istituto d’Arte di Imperia, che ospita collezioni complete delle edizioni Einaudi, con scaffali dedicati. Degne di nota sono anche la biblioteca dell’Amoretti di Imperia e del polo universitario. Quest’ultima vanta collezioni complete di teatro, musica e cantautorato ligure del XX secolo, oltre a una sterminata raccolta di testi di diritto».

«Ovviamente la biblioteca civica di Sanremo è notevole, valorizzata da un ricco patrimonio librario appartenuto al poeta Renzo Laurano. Inoltre, non possiamo dimenticare le biblioteche di Imperia, la Bicknell di Bordighera, l’Aprosiana di Ventimiglia, quella di Ospedaletti, di Villa Boselli ad Arma di Taggia. Quindi la piccola biblioteca dell’Accademia della Pigna, che ospita una collezione eccezionale di opere esoteriche. In generale, le scuole imperiesi vantano una serie di risorse bibliotecarie di grande valore, che dovrebbero essere valorizzate e sfruttate appieno dagli studenti e dagli studiosi»

C’è un libro a cui è particolarmente affezionato? «Tra le scoperte più significative che mi è capitato di fare, c’è un libro che ho scovato nella biblioteca di famiglia a Sanremo. Si tratta di un’edizione di ‘Sanremo Rinnovellata’ di Costanzo Astraldi. Trovare in perfette condizioni questo libro, risalente a più di 100 anni fa, è stata un’esperienza davvero gratificante». In un’epoca in cui il mondo digitale sembra dominare, Fabio Barricalla rappresenta un faro di speranza per la cultura letteraria tradizionale. Il suo impegno nel preservare i libri è un esempio di come un individuo possa fare la differenza e mantenere vive le radici culturali di una comunità.