Reintegro Di Fazio, il Comune ricorre in Cassazione. Spese legali a quota 200 mila euro
Scagionato dall’inchiesta “Stachanov”, il dipendente è rientrato in servizio da alcune settimane
Sanremo. La giunta Biancheri ha espresso parere favorevole all’impugnazione in Cassazione della sentenza civile di assoluzione del dipendente Maurizio Di Fazio. Quest’ultimo era stato prosciolto con formula piena dal processo penale scaturito dall’inchiesta “Stachanov” ed era già rientrato in servizio per ordine della sezione lavoro della Corte d’Appello di Genova.
Il parere della giunta comunale è arrivato a seguito della richiesta presentata dal segretario capo di Palazzo Bellevue Monica Di Marco. Per Di Fazio – reintegrato sul posto di lavoro da poche settimane (il dipendente è stato assegnato al parcheggio del Palafiori) -, il ricorso in Cassazione potrebbe rimettere in discussione un iter giudiziario che sembrava ormai consolidato a suo favore.
La sentenza civile sul caso Di Fazio era stata pubblicata il 18 luglio dalla Corte d’Appello di Genova. I giudici della sezione lavoro avevano accolto le tesi difensive sostenute dai legali di parte, Alessandro Moroni e Alberto Zoboli, decretando da un parte l’illegittimità del provvedimento disciplinare firmato dall’ex segretario comunale Concetta Orlando il 30 gennaio 2016, e dall’altra la riforma della sentenza di primo grado del giudice del lavoro di Imperia (aprile 2022) che aveva dato torto all’ex archivista e ragione all’ente locale. Il dispositivo della Corte d’Appello non solo imponeva il reintegro immediato del dipendente licenziato ingiustamente perché assolto nel processo penale, ma sanciva anche il pagamento degli stipendi arretrati, oltre al versamento dei contributi previdenziali e assistenziali non corrisposti dal giorno del licenziamento fino all’effettivo ritorno in servizio del funzionario. Un piccolo tesoretto stimato intorno ai 200 mila euro.
Sostanzialmente la stessa cifra che il Comune di Sanremo ha speso finora in consulenze legali per ricorsi e contro ricorsi presentati nei confronti dei dipendenti coinvolti nell’inchiesta sull’assenteismo a Palazzo Bellevue, condotta dalla guardia di finanza nel 2016 sotto il coordinamento della Procura di Imperia. In particolare, allo studio legale Marco Giannini e Cristina Pizzorni di Genova sono andati 187 mila euro, versati in 7 diversi affidamenti effettuati dal 2016 al 2022. Ai quali vanno sommati più di 17 mila euro che sono stati corrisposti all’avvocato Marco Barilati di Genova, scelto come nuovo consulente legale con l’ingresso in municipio del segretario capo Monica Di Marco.