Premi Semeria, l’omaggio di Sanremo al maestro Pupi Avati: «Il Festival? Torni alle origini»
Oggi al teatro del Casinò la consegna dei prestigiosi riconoscimenti
Sanremo. Oggi, nel contesto della decima edizione del Premio Letterario Internazionale “Casinò di Sanremo – Antonio Semeria”, il rinomato regista Pupi Avati è stato insignito del gran trofeo alla Carriera. L’evento culturale di quest’anno è particolarmente speciale, dato che segna il decimo anniversario della manifestazione. La cerimonia di premiazione si è svolta questo pomeriggio a partire dalle 16 al teatro dell’Opera.
Pupi Avati è uno dei registi più noti e apprezzati dell’Italia. La sua carriera è stata caratterizzata da un’impressionante varietà di film e serie televisive che spaziano da drammi intimi a commedie leggere, da thriller psicologici a film storici. Il suo stile unico e la sua capacità di toccare le emozioni del pubblico lo hanno reso una figura iconica del cinema italiano. Ma Avati non è solo un regista. È anche uno scrittore e un musicista.
«Devo dire che 54 film alle spalle, alcuni dei quali non inutili, mi sembra che siano un bottino considerevole, – ha dichiarato il maestro Avati -. Da Sanremo, posso dire che il Festival dovrebbe fare più musica che spettacolo, tornare alla sua vocazione iniziale che era straordinaria. Adesso è diventato un mix. Un po’ come il Festival del cinema di Venezia, dove ormai è più importante il redcarpet che la promozione dei film».
«Il cinema italiano sta andando nella giusta direzione, nonostante le sale semi vuote. I nuovi autori italiani più brillanti arrivano dal sud, fattore che dovrebbe farci riflettere su come l’Italia sia rimasta tale soprattutto nella sua parte meridionale, mentre la parte settentrionale si è omologata in un’identità neutra che non la caratterizza più».
«Le serie tv e i film sono due cose completamente diverse. Le serie hanno poco a che fare con il cinema d’autore. Il grande schermo deve tornare, e sta tornando, a creare un rapporto fra esercente e pubblico di grande fidelizzazione. Credo che solo il cinema di qualità possa garantire questa fidelizzazione», – ha concluso il regista -.
L’evento di oggi ha visto anche altre personalità di spicco essere premiate. La sezione Saggistica del Premio Letterario Internazionale “Casinò di Sanremo – Antonio Semeria” ha visto vincitori illustri. Luciano Violante, Carlo Miccichè e Marisa Valensise sono stati riconosciuti per i loro contributi alla letteratura e alla saggistica.