Pieve di Teco, firmato il patto di amicizia con il Comune di Ceva: «Creata la base per grandi opportunità»

1 settembre 2023 | 19:56
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Rappresenta un accordo di reciprocità con istituzioni rappresentative di realtà territoriali

Pieve di Teco. Una firma, nero su bianco per suggellare un’amicizia tra i due Comuni che sancisce l’unione tra due territori geograficamente vicini ed anche “affini”.

Il documento costituisce atto formale di continuità di rapporti, relazioni e interscambi di natura sociale, economica, turistica e culturale tra Comuni. Il Patto di Amicizia rappresenta un accordo di reciprocità con istituzioni rappresentative di realtà territoriali che, per le particolari caratteristiche geografiche e politiche, rendono opportuna l’istituzionalizzazione di un rapporto permanente di alto valore e significato ispirato al sostegno per l’autentica libertà dei popoli, la salvaguardia della identità etnica, religiosa, culturale, linguistica, storica. Con il Patto di Amicizia Pieve e Ceva avviano iniziative e strategie comuni di interscambio, sviluppo e cooperazione.

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«Siamo onorati- afferma il sindaco di Ceva Vincenzo Bezzone– e anche orgogliosi. Si è creata la base per grandi opportunità di sviluppo per entrambi i Comuni in tutti i settori che vanno da quello storico, a quello sociale ed economico. I produttori delle vallate del territorio di Pieve di Teco hanno molto in comune quindi può essere la base per interscambi commerciali che possono portare beneficio ad entrambi i territori».

«Importante oggi la decima edizione e questa chicca del patto di amicizia generato dal Comune di Ceva e Pieve di Teco dona un ulteriore importanza all’Expo e – afferma il senatore Gianni Berrino– legarla ad un territorio vicino con una grande potenzialità turistica è una cosa in più che rende ancora più preziosa Expo Valle Arroscia».

«Credo che sia un coronamento di movimenti, pulsioni- spiega il presidente della Camera di Commercio Enrico Lupi– collaborazioni che noi come Camera di Commercio abbiamo iniziato da molto tempo. Oggi si è celebrato questo patto di amicizia che è stato ispirato da queste trasmigrazioni di merci, di persone di eventi che erano sottotraccia e che oggi sono state formalizzate credo con grande visione, apertura perché dà una finestra su Liguria e Piemonte e consolida quella esigenza assoluta di attivare il traforo dell’Armo Cantarana che nelle iniziative e volontà e priorità sia delle imprese che degli enti pubblici e dei cittadini.