Insula porta la Sardegna a Monaco, nel Principato una serata dedicata alle eccellenze sarde

Monaco. Dalle immense spiagge di sabbia alla natura incontaminata, passando per la storia, la tradizione, l’artigianato e l’enogastronomia: la Sardegna è più di una regione d’Italia, è un piccolo continente nel Mediterraneo. Lo ha sottolineato più volte, ieri sera, Annamaria Faro: guida turistica specializzata in tour enogastronomici, che ha raccontato la sua terra nell’evento organizzato, nell’ambito del Monaco Yacht Show, da Regione Sardegna e Cipnes (Consorzio Industriale Provinciale Nord Est Sardegna-Gallura), ente che promuove lo sviluppo economico della Gallura.

“Alla scoperta di un mondo chiamato Sardegna”, infatti, è stato il leit motiv della serata che si è svolta presso Le Meridien Beach Plaza, in Avenue Princesse Grace, 22, a Montecarlo.

Protagonista dell’evento è stata l’isola, con il suo retaggio storico, la sua cultura, le sue tradizioni così gelosamente tramandate e custodite di generazione in generazione. Dalla Costa Smeralda, emblema del lusso, alla più autentica Barbagia, fino all’Ogliastra, regione dove si registra il maggior numero di centenari di tutta l’isola. Tra i segreti della longevità, oltre al clima e alla bellezza in cui gli abitanti sono immersi, c’è sicuramente il cibo genuino.

Ed ecco allora che ad entrare in scena, per far gustare a tutti i profumi e i sapori di Sardegna, è lo chef Angelo Serra (noto come Anuelo). «Quello che abbiamo intrapreso è un percorso importantissimo – spiega lo chef, che vanta esperienze in ristoranti stellati di mezzo mondo – Vogliamo portare il territorio sardo in giro per il mondo, far capire che la Sardegna ha tantissime risorse e potenzialità, partendo dal food, che è la mia materia, partendo dalla tradizione per arrivare all’innovazione».

Dalla millefoglie di guttiau al nero di seppia con la ventresca, i carciofi in salamoia e il pecorino, alla ball di pecorino accompagnata dal tartufo di Laconi, dai culurgiones accompagnati da ricotta e guanciale ai tacos di pane carasau farcito con pecorino allo zafferano e guanciale, senza dimenticare il porcheddu. E ancora: ricotta fresca con bottarga di muggine e le immancabili seadas con la aranzada (scorza di arancia, miele e mandorle). Il tutto accompagnato dagli ottimi vini prodotti in Gallura.