Il caso

«Ho sentito uno scoppio fortissimo»: due settimane prima dell’esplosione a Soldano, c’è chi aveva sentito odore di gas e un boato

Sembra che il giorno prima dell'esplosione che ha sventrato l'appartamento, danneggiandone seriamente anche altri, qualcuno avesse sentito, nuovamente, forte odore di gas

esplosione soldano

Soldano. Un forte odore di gas e un boato, udito da qualcuno che ha poi subito scritto un post, condividendo la sua apprensione su un gruppo social: «Che succede? Ho sentito uno scoppio fortissimo». E’ quanto apparso su Facebook, ma non il 27 agosto scorso, giorno della terribile esplosione all’interno di un appartamento in piazza Vecchia, costata la vita al 26enne Jean Christophe Perez, ma due settimane prima: il 14 agosto. Una segnalazione caduta nel vuoto, anche perché quel giorno non accadde nulla.

E non è tutto. Sembra che il giorno prima dell’esplosione che ha sventrato l’appartamento, danneggiandone seriamente anche altri, qualcuno avesse sentito, nuovamente, forte odore di gas. Un fatto, questo, che sarebbe stato riferito ad Angel Fortunato, il francese proprietario dell’alloggio dove, al momento dello scoppio, si trovava il figlio Jonathan insieme ai suoi due amici. Ora, l’uomo, è indagato per omicidio colposo. Un atto dovuto per ricostruire l’esatta dinamica di quanto accaduto.

Impossibile, al momento, affermare che ci sia una correlazione tra gli eventi. Ma in vista della perizia sull’immobile, ora sotto sequestro, disposta dalla Procura per ricostruire la dinamica della tragedia, l’avvocato di Fortunato, Luca Fucini, ha già nominato un perito di parte: si tratta di un ingegnere esperto.

Stando ai primi accertamenti, sembra che l’esplosione, probabilmente causata da una fuga di gas, sia avvenuta dal basso verso l’alto, come testimoniato da un buco sul soffitto. La caldaia è invece rimasta intatta e, secondo quanto si apprende, era in regola con le certificazioni.

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