Il caso

Esplosione a Soldano, vertice in Prefettura: delineato il percorso per sicurezza e viabilità fotogallery

Sindaco Cassini: «E' una emergenza continua, abbiamo appena iniziato»

Imperia. Vertice in Prefettura questa mattina per l’esplosione di una palazzina, avvenuta lo scorso 27 agosto nel comune di Soldano. Nei giorni scorsi, secondo una prima perizia effettuata dall’ingegnere Marco Pellegrino, incaricato dal Comune di Soldano, l’edificio era destinato a demolizione. A breve, presumibilmente domani, il sindaco Isio Cassini, emetterà un’ordinanza per la demolizione o la messa in sicurezza della struttura.

Oggi su richiesta dello stesso sindaco si è tenuto un incontro di coordinamento da cui è emerso un percorso sia per la sicurezza sia per la viabilità, come spiega il Prefetto Massimo Valerio Romeo: «Abbiamo bisogno di garantire l’incolumità della popolazione e del sito interessato dall’evento. Bisognerà quindi ripristinare la viabilità stradale, al momento interrotta, dal momento che vi sono alcune ditte che lavorano in quel comune, dotate di camion, che non possono transitare. La Provincia, con il suo presidente Claudio Scajola, si è dichiarata disponibile a realizzare una paratoia in muro, affinché durante le operazioni di demolizione si possa comunque assicurare la viabilità ordinaria con un senso unico alternato». Come sottolineato dal Prefetto, è previsto anche l’intervento della Regione: «Per verificare ogni possibile aiuto di natura finanziaria al sindaco, costretto ad affrontare queste spese in un Comune così piccolo».

Una emergenza continua quella di Soldano, come afferma il sindaco Cassini: «Se non ottempereranno i privati, vedremo di ottemperare noi per consentire alle nostre aziende di lavorare e non strozzare una vallata, perché in questo momento con una portata di 15 tonnellate e due metri e mezzo di larghezza, passano giusto le corrierine per portare i bambini a scuola. E’ un’emergenza continua, cerchiamo tra tutti di risolvere al più presto, chiaramente ci sono tante difficoltà». Per quanto riguarda i tempi, il primo cittadino ha sottolineato che dovranno essere decisi ma si parte dalle due settimane al mese e mezzo. Due le soluzioni prospettate dopo la riunione di oggi: oltre alla prima, ovvero la demolizione dell’edificio lesionato, potrebbe esserci anche un piano b, quello di abbassarlo di due piani.

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