“Esempio di solidarietà e attaccamento ai valori”, agli Apini di Imperia la cittadinanza onoraria di Camporosso

17 settembre 2023 | 11:54
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Hanno prestato il proprio servizio durante la pandemia, assistendo la popolazione

Camporosso. Si è tenuto questa mattina, presso il Centro Falcone di Camporosso, il consiglio comunale straordinario che ha conferito agli Alpini di Imperia la cittadinanza onoraria per il servizio di assistenza alla popolazione prestato durante i difficili mesi della pandemia e per la grande importanza sociale rivestita dal corpo in ogni occasione in cui la cittadinanza necessita assistenza.

«Oggi è veramente un giorno speciale, tale benemerenza, la più alta onorificenza concedibile dall’istituzione comunale, deriva da una volontà che ritengo sia collettiva, estesa quindi a tutta la nostra città, di includere tra i cittadini di Camporosso anche agli Alpini della Provincia di Imperia – ha dichiarato il sindaco Davide Gibelli – . Attribuire la cittadinanza onoraria agli Alpini significa iscrivere idealmente all’anagrafe comunale tutte le penne nere della nostra provincia che hanno servito e continuano a servire il Paese. Da oggi potremmo dire che i cittadini di Camporosso sono oltre mille in più».

«Gli Alpini costituiscono un esempio concreto di solidarietà e disponibilità, distinguendosi in attività di particolare valore civico e morale, impegnati in missioni di pace ed umanitarie – ha proseguito il primo cittadino – . Ora questa amministrazione intende dare una ulteriore prova di alpinità e di affetto conferendo la cittadinanza onoraria ai nostri Alpini, riconoscendo il senso di appartenenza con la comunità locale e l’attaccamento ai valori alpini da parte della popolazione».

«Sono felice che la mia proposta fatta un anno fa, quando ero ancora vicesindaco, sia stata presa in considerazione e oggi diventi realtà – è intervenuto il consigliere Maurizio Morabito – . Nessuna parola potrebbe esprimere la nostra gratitudine e il lavoro straordinario che gli alpini hanno fatto durante il periodo buio della pandemia».

«Si sono occupati delle persone che erano spaventate, non avevano certezze, tutti noi lo abbiamo vissuto – sono state le parole dell’assessore Cristiana Celi – . Ringrazio tutta la sezione di Imperia e in particolare i 22 alpini che si sono alternati per quasi due anni nel servizio presso il Centro Falcone con la loro presenza rassicurante, dando una parola di conforto e un senso di comunità».

«Diventiamo anziani e non abbiamo più un ricambio, ma nonostante ciò cerchiamo sempre di tenere fede a quelli che sono i nostri impegni – ha dichiarato il presidente degli Alpini di Imperia Giovanni Badano – . La nostra storia si può riassumere in due motti: “per non dimenticare” e “aiutare i vivi ricordando i morti”, questo è quello che per noi, delle generazioni successive alle guerre, è stata la motivazione per essere sempre presenti dove, per vari motivi, una cittadinanza ha bisogno».

Presente all’evento anche il consigliere regionale Veronica Russo: «Aver partecipato a una seduta istituzionale come quella del consiglio comunale credo dia ancora più importanza al gesto che oggi viene fatto. A voi Alpini va il mio ringraziamento personale e il ringraziamento come istituzione. Personalmente in quel periodo dell’emergenza Covid-19, essendo cittadina di questo comprensorio, anche io ho fatto le mie vaccinazioni presso questo hub e come consigliere regionale ho potuto visitarlo spesso e volentieri. In quei mesi concitati il termine “umanità” è stato alla base del vostro percorso perché avete sempre avuto un sorriso, una parola di sostegno e una battuta sarcastica perché sdrammatizzare la tensione che c’era poteva essere di sostegno».

Le penne nere hanno consegnato al sindaco Gibelli, in rappresentanza di Camporosso, il premio “Amici degli Alpini“, annunciato dall’alpino capogruppo di Vallecrosia Giuseppe Turone, per il suo impegno contro le mafie. In ricordo di questa importante giornata è stata inoltre svelata la targa posta dall’amministrazione comunale di Camporosso al Centro Falcone.

Sono stati consegnati poi anche degli attestati ai ventidue alpini che hanno prestato servizio all’hub di vaccinazione anti-covid allestito proprio al centro Falcone. Gli alpini premiati sono Mario Dalmasso (hanno ritirato le nipoti, in quanto deceduto). Per Ferruccio Poggi, anch’egli venuto recentemente a mancare è stato osservato un minuti di silenzio. E poi sono stati premiati: Elvio Fraboni, capogruppo alpini Camporosso; Giuseppe Turone, Melchiorre Attardo, Roberto Barbero, Oscar Biamonti, Romano Biamonti, Ferruccio Pizzio, Marino Pastor, Mauro Revetria, Salvatore Cicerone, Tommaso Spanò, Raffaele Surano, Flavio Bracco, Dario Canavese, Sergio Calimera, Giovanni Domandino, Giuseppe Filippi, Gianfranco Maggioni, Fernando Sasso, Marino Pastor e Mauro Goso.

La cerimonia è continuata nel centro storico di Camporosso, con la deposizione della corona d’alloro al monumento ai caduti e l’alzabandiera in piazza Adorni, raggiunta con un corteo allietato dalla fanfara alpina “Colle di Nava”.