Le dichiarazioni

Emergenza migranti, a Ventimiglia coro di “no” al Cpr: «Non è la soluzione»

Raccolta firme in via della Repubblica; il Pd va alle Gianchette

Ventimiglia. «Il “no” al Cpr è una questione di buonsenso. Il problema che oggi ha Ventimiglia è un quello dell’accoglienza. Ci sono molti migranti che sono lasciati in una situazione che tutti hanno ormai sotto gli occhi da tempo. La necessità è quella di avere un centro di accoglienza che possa dare quantomeno una prima risposta alle persone che sono in transito e che vogliono varcare il confine. Il cpr non fa nulla di tutto questo». Lo dice Cristan Quesada, segretario provinciale del Partito Democratico, oggi sceso in piazza per dire “no” all’ipotesi di realizzare un Centro per il rimpatrio sul territorio di Ventimiglia.

«Il Cpr consente a coloro che hanno avuto problemi con la giustizia di essere reclusi al suo interno per 18 mesi – aggiunge – E tra l’altro sarebbe l’unico a livello regionale: quindi coloro che hanno questo tipo di problematiche verrebbero portati a Ventimiglia e dopo 18 mesi, sostanzialmente, verrebbero rilasciati sul territorio cittadino. Allora se questa qui è la soluzione che ha in mente il sindaco Flavio Di Muro con la sua amministrazione, francamente sarebbe meglio che ci ripensi. Questo è il primo aspetto, ce ne sono molti altri. Pensare di utilizzare degli spot per gestire questo fenomeno è sicuramente la peggiore risposta che si può dare ai cittadini di Ventimiglia che da anni sono esasperati e che hanno la necessità di ritrovare un minimo di normalità. Siamo assolutamente contrari al Cpr e a questo modo di gestire il fenomeno. Siamo aperti a discutere di qualsiasi possibilità che consenta di tornare la città di Ventimiglia a una situazione più vivibile possibile».

Sulla possibilità, per i migranti che versano una cauzione di 5mila euro, di non accedere ai Cpr, il segretario provinciale dei Dem dice: «Questo è pizzo di Stato. Chi ha 5mila euro, nonostante possa aver avuto atteggiamenti non conformi alla legge, può essere lasciato all’esterno e magari continuare a delinquere. Questo è pizzo di stato, tutto il resto sono soltanto parole che fa Di Muro che non vuole gestire il problema, ma anzi continua a utilizzare demagogicamente il tema per aumentare il suo consenso».

Visita del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. «Ascolteremo quello che ha da dire (Piantedosi, ndr) – afferma Quesada -. Se dobbiamo ragionare su quello che ha fatto nel primo anno di governo, sappiamo già quanto vale l’azione politica di Piantedosi al ministero dell’Interno. Sono triplicati gli sbarchi in un anno, eppure sono coloro che dicevano che con i blocchi navali e quant’altro avrebbero risolto il problema. Allora, Piantedosi venga e per una volta si smarchi da un governo che sta facendo sul tema immigrazione soltanto disastri, e venga a dire qual è la soluzione reale. Ci sono le condizioni per fare un centro di accoglienza. Ad oggi l’amministrazione comunale di ventimiglia e il governo hanno fatto solo danni e disastri sul tema. Solo le associazioni danno una mano concreta. Un plauso a Caritas, Croce Rossa e alle altre associazioni che danno da mangiare a 300/400 migranti e assolutamente il demerito da riscontrare nei confronti di un ministro degli Interni non in grado di gestire il problema e di un sindaco ancora più inadeguato».

Stamani gli esponenti locali del Pd, insieme con il consigliere regionale Enrico Ioculano, si sono recati alle Gianchette, per parlare con chi vive con mano, quotidianamente, l’emergenza migranti. «Oggi è fondamentale la presenza proprio nelle zone più difficili della città – dichiara il consigliere comunale Alessandro Leuzzi -. Noi oggi raccogliamo delle firme e diciamo “no” ai Cpr ma proponiamo qualcosa di diverso: proponiamo un centro di transito dove i migranti possano avere una prima assistenza, una prima accoglienza, con mediatori culturali, avvocati, Croce Rossa Italiana o chi gestirà questo centro e soprattutto diciamo “no” ai Cpr perché non lo vogliamo a Ventimiglia. La città crediamo che abbia già dato tanto in questi anni e siamo assolutamente contrari all’idea del sindaco che addirittura lo richiede sul territorio comunale». 

A raccogliere le firme contro il Cpr anche il gruppo Ventimiglia Progressita, che fa capo alla candidata sindaca alle precedenti elezioni amministrative comunali Maria Spinosi: «Siamo contenti perché la raccolta sta andando bene la raccolta – dichiara – L’unica situazione che non ci è chiara è il fatto che non ci sia stata un’apertura verso la cittadinanza. Di fatto molti cittadini ci dicono che non ne sanno nulla, chiedono della visita di Piantedosi, se e quando sarà, perché nessuno li ha informati».

All’ipotesi Cpr, Ventimiglia Progressista propone una soluzione alternativa: «Sosteniamo la rivisitazione di quello che è il trattato di Dublino; e poi anche di intervenire sul decreto flussi, per tornare ad aprire quelli che sono i flussi regolari sul territorio italiano – spiega Spinosi -. Per noi ventimiglia, lo sosteniamo da sempre, ha bisogno di un centro di transito e lo avevamo già individuato nel campo Roja: unico posto che potrebbe essere risistemato a breve. Ci vuole progettualità e non spot che lasciano il tempo che trovano. La città oggi è in queste condizioni perché si va avanti a spot e basta». 

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