Emergenza migranti, a Ponte San Ludovico i francesi preparano centro di identificazione

19 settembre 2023 | 10:05
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Ieri si era diffusa la notizia, poi smentita dalle autorità francesi, che a Mentone sarebbe sorto un centro per migranti. Oggi i lavori alla frontiera

Mentone. Un centro di identificazione, per il controllo dei documenti, è in procinto di essere allestito sul versante francese della frontiera di Ponte San Ludovico, a Ventimiglia, dove stamani gli operai del comune di Mentone stanno ripulendo un’area abbandonata, dove sono presenti delle serre, a fianco del posto di controllo della polizia francese.

Nell’area, secondo le prime indiscrezioni, i migranti non potranno fermarsi, ma dovranno solo accedere per essere identificati e poter eventualmente richiedere asilo, se avranno i requisiti per farlo. Ieri si era diffusa la notizia, poi smentita dalle autorità francesi, che a Mentone sarebbe sorto un centro per migranti. Oltre alla nota della Prefettura delle Alpi Marittime, che ha subito smentito la notizia, ad intervenire è stato anche il sindaco di Mentone, Yves Juhel: «Smentisco l’apertura di un qualsiasi centro di accoglienza nella città di Mentone, in particolare nello stadio Rondelli, che non dispone di servizi igienici e che si trova in una zona soggetta a esondazioni e a mareggiate», si legge in una nota.

Il primo cittadino ha specificato che: «Per far fronte all’annunciato afflusso di migranti clandestini, un terreno comunale accanto al posto di frontiera e ai servizi di polizia di frontiera potrebbe essere messo a disposizione dei servizi dello Stato e della Protezione civile». Una situazione transitoria che, a detta del sindaco, permetterebbe di gestire amministrativamente un centinaio di adulti irregolari che cercano di entrare in Francia senza permesso di soggiorno, in modo che la loro richiesta possa essere studiata. «Saranno sottoposti a vigilanza, senza la senza possibilità di andare e venire sul nostro territorio. Se la loro richiesta non sarà valida, verranno riaccompagnati dalle autorità fino alla frontiera italiana». Nella nota si legge, inoltre, che: «Il sindaco di Mentone desidera preservare l’identità del proprio Comune, l’ambiente di vita dei mentonesi. Ogni altra ipotesi costituirebbe una strumentalizzazione del tema dell’immigrazione clandestina, per il quale la città di Mentone non ha né competenza né responsabilità. Il sindaco di Mentone resta contrario a qualsiasi requisizione, di qualsiasi natura, in particolare nei confronti dei nostri albergatori che si troverebbero di fronte al fatto compiuto, in piena stagione turistica».

Come annunciato, dunque, sono iniziati i lavori da parte degli operai del Comune che hanno iniziato a ripulire l’area a ridosso del confine con l’Italia. Ancora non è chiaro, invece, se verrà predisposto un secondo centro per accogliere i migranti nell’attesa che vengano espletate tutte le formalità burocratiche.