Emergenza migranti, a Mentone sorgerà un centro di accoglienza

Mentone. La Prefettura delle Alpi Marittime requisirà un terreno nel comune di Mentone, nei pressi della frontiera franco-italiana, per accogliere un massimo di duecento migranti al giorno. A renderlo noto è il media francese BFMTV.
La struttura dove alloggeranno gli stranieri sarà gestita dalla protezione civile d’oltralpe. Si tratta di una misura attuata dalla prefettura francese per rispondere all’emergenza migranti che negli ultimi giorno sono sbarcati a migliaia sull’isola di Lampedusa.

Nel frattempo, il ministro dell’Interno francese, Gerald Darmanin, in un’intervista radiotelevisiva su Europe 1 e CNews ha assicurato di voler aiutare il governo italiano a controllare la frontiera per evitare che una valanga di immigrati arrivi sull’isola di Lampedusa. Secondo il ministro, è necessario espellere immediatamente tutti i migranti irregolari, mentre l’Europa dovrà accogliere, dividendoli tra i vari paesi, gli stranieri che hanno un valido motivo per richiedere asilo politico in quanto perseguitati nei propri paesi d’origine.

«Accoglieremo i migranti solo se rispetteranno le norme sull’asilo – ha sottolineato Darmanin – Se saranno perseguitati. Ma se si tratta semplicemente di immigrazione irregolare, la Francia non puo’ accoglierli, e nemmeno altri Paesi». Il ministro francese ha indicato che degli 8mila/9mila arrivati nell’isola italiana, “molti” non subiscono persecuzioni politiche e quindi dovrebbero essere espulsi. «Dobbiamo espellere nei loro Paesi coloro che non hanno nulla da fare in Europa», ha insistito dopo aver avvertito che «la Francia e’ molto ferma» su questo tema.

Darmanin ha anche spiegato il sostegno che ora mostra al governo della premier Giorgia Meloni, governo con il quale ha avuto numerosi attriti in nome degli interessi francesi, ricordando che molti dei migranti che arrivano dal Nord Africa attraverso l’Italia, poi tentano di passare in Francia.

Non è escluso, dunque, che il centro migranti che verrà creato a Mentone possa servire allo scopo di identificare i migranti e accogliere solo chi ha i requisiti per ottenere asilo, nell’ottica della protezione dei confini europei di cui ha più volte parlato il ministro.