«Comportamento fuori luogo del vescovo Suetta e del sindaco Di Muro», la lettera di una ventimigliese

«Penso che sarebbe opportuno riflettere meglio prima di prendere certe decisioni»
Ventimiglia. La lettera al direttore di una cittadina ventimigliese:
«Caro direttore, in queste settimane, ho letto i numerosi interventi del nuovo sindaco di Ventimiglia, Flavio Di Muro, in merito alla situazione dei tanti migranti che transitano nella città. Ho anche letto ieri l’intervento del vescovo di Ventimiglia-Sanremo, sua eccellenza monsignor Antonio Suetta, in merito alla vicenda delle guardie giurate che il Sindaco ha deciso di posizionare all’ingresso del cimitero comunale. Ho letto pure il resoconto della recente visita di Sua eccellenza il Vescovo alla festa del movimento politico “Lega per Salvini Premier” che si é tenuta qualche giorno fa a Camporosso.
Tutti questi avvenimenti mi suscitano alcune riflessioni che sento il bisogno di condividere con lei e con i lettori. Prima di tutto, con tutto il rispetto per il Magistero pastorale del Vescovo nella mia vita, e ho un’età abbastanza matura, non ho mai conosciuto un Prelato che si sia permesso di partecipare ad una manifestazione di un movimento politico, forse neanche ai tempi della defunta “Democrazia Cristiana”.
Trovo quindi del tutto inopportuno che sua eccellenza monsignor Suetta abbia presenziato e preso la parola a questa manifestazione, indipendentemente dal contenuto del suo intervento che potrebbe anche essere condivisibile: se voleva rivolgersi agli esponenti della politica, e ne aveva e ne ha tutto il diritto se non addirittura il dovere, penso che avrebbe potuto e dovuto farlo in un’altra circostanza, più “idonea” e adatta alla figura di un alto prelato della Chiesa Cattolica che la festa di un movimento politico.
Vengo poi alla vicenda, un po’ grottesca, del cimitero comunale di Ventimiglia. Innanzitutto volevo ricordare a tutti, e in primis al nuovo Sindaco che é molto giovane, ma ha già diverse esperienze politiche importanti, che il problema del transito di questi poveri emigranti a Ventimiglia, come in tutte le zone di frontiera, non nasce oggi ma nasce almeno nel 2010-2011, se non prima.
Ricordo anche che l’atteggiamento delle autorità francesi, che viene spesso criticato, non é una novità e si basa su vecchi accordi bilaterali ed europei che nessun Governo italiano, e ce ne sono stati di tutti i colori politici e anche molti tecnici, é stato in grado di modificare : quindi prima di criticare gli altri Stati, e mi guardo bene dal difendere questo o quest’altro, bisognerebbe anche fare un po’ di mea culpa sui propri errori e sulle proprie negligenze.
Per quanto riguarda il cimitero, trovo del tutto inappropriato che un luogo di questo tipo, che come giustamente ricorda il Vescovo é un luogo sacro, venga presidiato da guardie giurate armate come se fosse un «bunker» o una caserma militare o qualcosa del genere.
Non credo che questi poveri emigranti infastidissero i visitatori del Cimitero, e purtroppo ce ne sono sempre meno (e su questo dovrebbe interrogarsi il Vescovo, cioé sul calo e sulla crisi della fede), al punto tale di dover ricorrere alla presenza, che tra l’altro ha un costo notevole per il Comune, di guardie giurate armate. Non credo neppure che i defunti, che sono ormai alla presenza di Dio, fossero in qualche modo infastiditi dal ricevere la visita di questa povera gente che non chiedeva altro che abbeverarsi ad una fontanella o usufruire di una toilette pubblica.
Per averne conosciuto molti in anni passati, avevo appurato che molte di queste povere persone sono di religione cristiana, o comunque capiscono e rispettano la religione cristiana e quindi, con un minimo di «pedagogia» da parte di chi di dovere, avrebbero senz’altro rispettato la sacralità del Cimitero pur usufruendo dell’acqua della fontanella, perché questo chiedevano, che é un bene primario di prima necessità e che negare mi sembra, mi si concederà il termine, nient’altro che stomachevole.
Per questo mi sembra assolutamente fuori luogo il comportamento del nuovo Sindaco di Ventimiglia, per quanto fosse prevedibile vista la sua appartenenza politica e le sue dichiarazioni in campagna elettorale, e penso che sarebbe opportuno che il Sindaco riflettesse meglio prima di prendere certe decisioni e la smettesse anche di diffondere dichiarazioni “angoscianti” quanto alla presenza di questi poveretti in Città, che non é una novità come ripeto e non nasce certo il giorno della sua elezione in Comune.
Non credo che i cittadini, anche quelli che hanno contribuito alla sua elezione, siano molto contenti di vivere in una sorta di stato di assedio quasi per la fare la guerra a questi poveretti che hanno solo la colpa di essere venuti al mondo nel posto sbagliato e di avere creduto alle sirene di una vita migliore nel continente europeo.
Se poi vogliamo riflettere sulle cause di questi migrazioni, tanto ci sarebbe da dire e forse non é questo il tempo né il luogo adatto: bisognerebbe fare tante domande ai cosiddetti “Grandi della Terra” che hanno devastato l’Africa spogliandola letteralmente di tutto e costringendo quasi questi poveri esseri umani ad affrontare viaggi raccapriccianti per tentare di trovare, quando non muoiono in mare o durante il viaggio, una vita migliore in un’Europa ormai allo sbaraglio.
Se poi vogliamo anche riflettere sul perché questi poveretti cerchino di raggiungere le zone di frontiera, non solo Ventimiglia, ma soprattutto le frontiere con la Francia, certo ci sono motivi linguistici o di riavvicinamento alle famiglie già sul territorio francese, ma penso che se fossero accolti meglio dallo Stato italiano che non é molto organizzato in termini di accoglienza malgrado spenda molto e male a questo titolo (vedasi per esempio il caso di Trieste che é scoppiato in questi giorni) magari avrebbero anche la possibilità di tentare di costruirsi un futuro sul territorio italiano, e visto che Confindustria ha recentemente indicato che manca molta manodopera lo Stato italiano apparentemente potrebbe averne bisogno…
Se infine vogliamo riflettere sul comportamento dello Stato francese, nello specifico sui respingimenti che non esistono da quando Di Muro é Sindaco ma da almeno un decennio prima, come ho già detto in primo luogo bisogna dire allo Stato centrale che é ora di modificare i trattati in vigore, e poi bisogna anche smetterla di rilasciare a questi poveri emigranti le carte di identità « non valide per l’espatrio perché, come ebbi già l’occasione di suggerire qualche tempo fa, negli altri Paesi Schengen, a differenza dell’Italia, la carta di identità é un titolo di nazionalità e quindi viene rilasciata solo a chi detiene la nazionalità dello Stato.
Mi sembra dunque ovvio che un altro Stato, in caso di controlli alle frontiere o comunque sul proprio territorio, neghi l’accesso a persone che dispongono di un documento non comprovante la nazionalità, rilasciato da un altro Paese Schengen e non valido per l’espatrio: forse sarebbe quindi il caso di rilasciare per esempio una carta di soggiorno o un altro tipo di documento che consenta la libera circolazione nello spazio Schengen, piuttosto che una carta di identità non valida per l’espatrio.
Sono una cittadina che abita ormai all’estero da tanto tempo che ma ha vissuto molti decenni nella nostra bella Provincia di Imperia e che ha dedicato una buona parte della sua vita al sociale e ad aiutare le persone in difficoltà: parlo quindi per esperienza diretta di quello che ho avuto modo di vivere sul campo ancora qualche anno fa».