Caso scuolabus a Sanremo, i legali sconsigliano il ricorso ma il dirigente impugna
A meno di una settimana dal suono della prima campanella non si sa ancora chi svolgerà il servizio
Sanremo. Capita raramente di vedere uno studio legale interessato a scrivere un ricorso consigliare il proprio cliente di lasciar perdere, perché molto probabilmente si tratta di una causa persa. E’ ancor più strano quando una situazione simile si presenta in un Comune che di parcelle in avvocati spende ogni anno centinaia di migliaia di euro. Proprio quel che è accaduto nei giorni scorsi a Palazzo Bellevue, dove il dirigente del Settore servizi alla persona e promozione del benessere Massimo Mangiarotti ha deciso, in piena autonomia, di impugnare al Consiglio di Stato la sentenza del Tar Liguria con cui i giudici amministrativi, a luglio, avevano condannato l’ente locale per aver revocato illegittimamente l’affidamento del servizio scuolabus aggiudicato alla ditta Fratarcangeli Cocco sas di Frosinone. Per il Tar Liguria, gli uffici del municipio avevano compiuto “errore di fatto, difetto di istruttoria e violazione del principio di buona fede”.
Il caso aveva tenuto banco per settimane, e alla fine il servizio scuolabus era stato assegnato direttamente alla Riviera Trasporti. Alla vigilia dell’inizio delle lezioni, l’apparato amministrativo sanremese ha scelto di rivolgersi al Consiglio di Stato, nonostante lo studio legale interpellato per la scrittura del ricorso lo abbia fortemente sconsigliato.
Si legge nella determina pubblicata oggi: «Lo Studio Legale Vallerga & Partners faceva pervenire al Comune di Sanremo, in data 06.09.2023, parere in merito al ricorso in appello e preventivo dell’importo complessivo € 17.308,08 oneri e Iva compresa. Che dal suddetto parere dello Studio Legale Vallerga & Partners emergeva che gli stessi non caldeggiavano il ricorso in appello in quanto la sentenza del TAR era “fondata su un solido apparato motivazionale” e che tra l’altro, alla luce dei fatti di causa la sentenza aveva comunque condannato la pubblica amministrazione a rifondere un indennizzo “di entità relativamente contenuta”.
Inoltre, lo Studio Legale Vallerga & Partners evidenziava come: “L’impugnazione del comune potrebbe indurre la controparte a promuovere un appello incidentale per contestare i capi della sentenza che hanno rigettato la maggior parte delle domande risarcitorie ed indennitarie avversarie […], il che potrebbe condurre ad un risultato addirittura deteriore rispetto alla situazione attuale”.
La decisione di ricorrere al Consiglio di Stato era finita anche sul tavolo della giunta Biancheri che l’aveva rigettata perché non di sua competenza. Sulla scorta del parere dello studio Vallerga & Partners, l’avvocatura comunale, “su indicazione del Segretario Generale, con nota in data 06.09.2023, trasmetteva al Dirigente del Settore servizi alla persona e promozione del benessere – Servizio scuole e politiche sociali il suddetto parere evidenziando la condivisione delle considerazioni rese e richiedendo nuovamente allo stesso, preso atto di quanto evidenziato, se intendesse confermare o meno la volontà di procedere con la proposizione dell’appello”. La conclusione della vicenda appare scontata.
Intanto, la giunta Biancheri – per il tramite dell’assessore competente alle Scuole Costanza Pireri -, si è già fatta avanti ufficialmente con la ditta Fratarcangeli Cocco per capire se quest’ultima è effettivamente intenzionata ad avviare il servizio per l’anno scolastico alle porte. Quando manca meno di una settimana al suono della prima campanella, da parte della società di Frosinone non è ancora pervenuta risposta.
I numeri. Il ricorso al Consiglio di Stato patrocinato dallo studio Vallerga & Partners costerà al Comune di Sanremo 26 mila euro, molto di più di quanto il Tar Liguria aveva stabilito di corrispondere alla Fratarcangeli Cocco, a titolo di risarcimento del danno per equivalente quantificato in 15.664 euro.