A Gare Thiers de Nice primo atto di Resistenza armata contro i nazisti compiuto dal sottotenente Salvatore Bono
5 settembre 2023 | 08:30
Nell’anniversari si collocherà una targa a ricordo proprio sul binario n°1 venerdi 8 settembre ore 10
Nizza. Nella memoria collettiva l’8 settembre 1943 è divenuto uno dei momenti più tragici della storia nazionale italiana.
Nessuno sa che a Nizza, in Francia, fu compiuto il primo atto di Resistenza Armata contro i nazifascisti e che fu il sottotentente siciliano Salvatore Bonoche alla Gare Thiers si scontró per primo contro i nazifascisti con un’azione valorosa, dove perse un braccio e un occhio , medaglia d’oro al valore militare. Tutto senza avere ordini dopo l’annuncio dell’Armistizio con gli Alleati a cui seguì la precipitosa fuga notturna da Roma di re, governo e comando supremo.
L’unica direttiva alle forze armate furono le oscure parole lette da Badoglio alla radio e soltanto alle 0:50 fu trasmesso il fonogramma “Ad atti di forza reagire con atti di forza”, Salvatore Bono lo fece prima, prendendosi tutte le responsabilità, infatti tutte le volte che gli chiederanno perché ? lui rispose sempre ” Ho solo fatto il mio dovere”.
«Quest’anno nell’ottantesimo anniversario del suo atto di Resistenza noi dell’Anpi sezione Costa Azzurra- spiegano Angelo Grassi e Isotta Gaeta – siamo grati alla Mairie de Nice che collocherà una targa a ricordo proprio sul binario n°1 vicino a quella dei Partigiani Ferrovieri questo venerdì 8 settembre 2023 ore 10. Gli storici Enzo Barnabà e Jean Louis Panicacci a cui si deve il merito di aver fatto conoscere questo episodio non conosciuto della Resistenza Armata Italiana saranno presenti insieme a personalità della Mairie de Nice e del Consolato Italiano e altre associazioni».
«La Memoria é importante senza di essa non c’é avvenire, venite e partecipate venerdì per ricordare un giovane che si oppose e che poi mutilato riuscì a scappare in Italia diventare partigiano e alla fine della guerra tornò a vivere a Nizza dove lavorò al Consolato Italiano fino alla pensione e lui stesso ogni 8 settembre veniva alla Stazione di Nizza a ricordare ciò che successe».