Violenza nelle carceri, treni e ospedali, il Silp: «Preoccupazione evidente, smarrimento della politica»

21 agosto 2023 | 13:21
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Violenza nelle carceri, treni e ospedali, il Silp: «Preoccupazione evidente, smarrimento della politica»

«Urgenza di assunzioni, di giovani poliziotti da inviare sui territori al più presto.  Urgenza di rinnovare contratti scaduti da tempo immemore per restituire dignità»

Genova. «Solamente grazie al tempestivo intervento dei poliziotti si è evitato il peggio, la professionalità e l’alto senso del dovere profuso da tutto il personale di polizia penitenziaria, questi gravi eventi avrebbero di certo prodotto conseguenze molto più destabilizzanti» Genova carcere di Marassi 21 agosto 2023.

«Gli operatori del pronto soccorso si sentono abbandonati e lasciati soli in un contesto di guerra… è da marzo che chiediamo il posto fisso di polizia e denunciamo il preoccupante aumento delle aggressioni» Pietra Ligure, 18 agosto

«Da fastidio questa sensazione di essere abbandonati ed è brutta questa situazione di insicurezza» Savona, 17 agosto

«Treno regionale 3383 – pugni, calci e lanci di bottiglie – sangue» – Lunedì 14 agosto, treno regionale Ventimiglia/Genova.  Sono solo alcune delle reazioni a fatti violenti che hanno fatto da contorno a quest’estate così anomala.

«La preoccupazione è evidente- scrivono in una nota la segreteria regionale del sindacato della Polizia di Stato SILP CGIL- ormai da tempo occupa spazi sempre maggiori sugli organi di stampa. Altrettanto evidente, però, è lo smarrimento della politica. La questione “migranti”  I crescenti interventi di gestione dell’ordine pubblico, soprattutto nelle grandi città, la criminalità minorile, la violenza di genere. Un’altra evidenza è la necessità di interventi normativi organici e non, come tipico del legislatore moderno, con gli strumenti dei decreti d’urgenza. La legge “Cartabia? Neppure si è affacciata che già si corre ai ripari per correggerla».

«Nel frattempo, la criminalità organizzata festeggi.  Manca personale nei tribunali, nelle carceri, sulle volanti della Polizia di Stato, negli ospedali, nei presidi di frontiera, sui treni. Ovunque ci sono carenze. Il legislatore di un tempo, di larghe vedute, varava testi che sono stati in grado di coprire le esigenze sociali di tanti anni. Oggi, con governi della durata media di 14 mesi, le cose si mettono male. La ghigliottina della prescrizione – proseguono- vanifica tante indagini, anche estremamente complesse. E la fa da padrona in questa situazione, alimentando il senso di ingiustizia che si sta diffondendo a macchia d’olio. Se, davanti agli esempi fatti, possiamo rassicurare i cittadini rispondendo che la sicurezza è ancora garantita, sebbene a caro prezzo, con colleghi che affrontano anche due turni di lavoro pur di compensare la carenza di personale, occorre che si intervenga a tutto tondo. Nessun settore della PA è escluso. Basta vedere il tribunale di Imperia, messo nero su bianco dal Procuratore, con riduzione degli orari di apertura al pubblico a causa degli organici carenti (addirittura il 63% – Situazione peggiore in Italia). Oggi si chiede aiuto ai pensionati».

«Così facendo si cerca di guadagnare tempo, ma senza trovare soluzioni e così le cose peggiorano. Ecco perché davanti a questo scenario non possiamo più attendere. Occorre che la politica si responsabilizzi, assumendosi colpe che non possono trovare soluzione sempre nel capro espiatorio. Occorre che davanti ad uno scenario che rischia di deflagrare si metta mano al problema concretamente. Questa è la vera urgenza. Urgenza di assunzioni, di giovani poliziotti da inviare sui territori al più presto.  Urgenza di rinnovare contratti scaduti da tempo immemore per restituire dignità, a chi ha sopperito alle mancanze di tutti questi anni, garantendo sicurezza a costo di due lupini, trovando le uniche energie in quello spirito di abnegazione che contraddistingue chi fa questo lavoro. Grazie a questo impegno il “sistema sicurezza” regge. Il SILP si è opposto in tanti anni alla chiusura dei presidi di polizia, si è opposto alla riforma “Madia”, si è opposto ai tentativi di allungare il periodo lavorativo. Occorre bandire subito concorsi per permettere l’ingresso di giovani poliziotti. Grazie alla lungimiranza dei vertici del Dipartimento sono stati impediti ulteriori scempi sul piano della sicurezza. Il ritardo accumulato, oggi, non permette più di attendere.  Il SILP ha già avviato interlocuzioni ai massimi livelli perché questo grido di allarme possa trovare risposte concrete».