Vallecrosia, sindaco Biasi non replica: «Basta quello che ho dichiarato in consiglio comunale»

Sull’orario dell’assise: «Tutti lavoriamo, tutti abbiamo i nostri impegni. Ma è una cosa da tenere in conto quando si decide di amministrare un comune»
Vallecrosia. Il sindaco di Vallecrosia Armando Biasi dichiara di non avere «necessità di replicare» a quanto detto dal consigliere di opposizione Fabio Perri in una conferenza stampa successiva al consiglio comunale che si è tenuto stamani, su richiesta degli stessi gruppi di minoranza. «Ho già risposto agli atti, punto per punto, in consiglio comunale», aggiunge Biasi.
Subito dopo la lettura di una comunicazione da parte del consigliere Mirko Valenti, del gruppo Perri Sindaco, Biasi aveva dichiarato: «Fortunatamente insieme al presidente e al capogruppo, che sono nella facoltà di confermare o smentire quello che sto dicendo, io ero presente ai vari incontri. Nella riunione dei capigruppo nessuno ha negato la possibilità di discutere: quando il presidente ha interpellato il consigliere Perri per concordare una data del consiglio comunale, anche in quella circostanza eravamo presenti, ed è stata concordata la data odierna».
«Siamo in pieno agosto – ha aggiunto il sindaco – I gruppi consiliari hanno chiesto correttamente, come prevede la democrazia, la convocazione del consiglio e la maggioranza prontamente è qui presente. Il termine prevede che nei venti giorni sia convocato il consiglio, il segretario che era in ferie ha telefonato al consigliere dicendo se potevamo farlo tra il 21, 22 e il 23. “Sì il 22”, hanno detto».
Poi cosa è successo? Biasi ha spiegato che «in commissione non è andata come prevedeva nella sua testa il consigliere Perri, ma abbiamo rispettato lo statuto e il regolamento nell’applicazione delle discussioni all’interno delle commissioni, e così, offesosi, ha dichiarato “non voglio più che facciamo il consiglio comunale il 22”. Per cui siamo rimasti tutti basiti e sorpresi perché era stato concertato in questo modo».
«Il problema – ha aggiunto il sindaco, respingendo la richiesta di Valenti di rinviare la discussione dell’ordine del giorno presentato dalle minoranze – E’ che si vogliono imporre alla maggioranza, ma anche ai dirigenti comunali, procedure non contemplate dal regolamento. Non mi farò imporre la linea da azioni come queste. Noi siamo qui, votiamo, respingo al mittente questo concetto di non democrazia».
Sulla lamentela relativa all’orario della convocazione (le 9,30), che avrebbe comportato difficoltà alla consigliera Luciana Rondelli, che lavora a Monaco, il sindaco risponde: «Tutti lavoriamo, tutti abbiamo i nostri impegni. Ma è una cosa da tenere in conto quando si decide di amministrare un comune».