Il caso

Tribunale di Imperia in crisi, manca il 63 percento del personale

La segnalazione del presidente Eduardo Bracco a Ministero della Giustizia e Corte d'Appello di Genova

tribunale imperia

Imperia. In cinque anni il Tribunale di Imperia si è “spopolato”, passando da una carenza di organico del 26,50 percento nel 2019 ad un meno 63 percento nel giugno del 2023. A segnalarlo, dati alla mano, è il presidente del palazzo di giustizia, Eduardo Bracco, che ha inviato una missiva al Ministero della Giustizia e alla Corte d’Appello di Genova, in cui vengono evidenziate le difficoltà del personale (poco) rimasto a lavorare che non riuscirà, ancora per molto, a svolgere tutti gli incarichi richiesti.

«Il tribunale di Imperia si trova da tempo in una situazione di criticità a causa dell’allarmante carenza di organico del personale amministrativo», scrive Bracco. La scopertura del personale, nel dettaglio, è continuata ad aumentare dal 2019 ad oggi in un trend negativo in continua crescita. Il 30 giugno del 2019, infatti, mancava il 26,50% degli addetti ai lavori; alla stessa data del 2020 la carenza si attestava al 26,61% che è diventata del 33,73% l’anno successivo. E ancora: il 30 giugno del 2022 mancava il 43% del personale, per arrivare al meno 63% di quest’anno. «Ciò significa – aggiunge Bracco – Che i presenti sono appena il 37% dell’organico, di cui ben nove usufruiscono dei benefici della legge 104».

I dati. «Mancano il dirigente amministravo (funzioni svolte dallo scrivente quale f.f.) e, per indicare un dato tra i più critici, sono presenti solo due cancellieri su dodici, con una scopertura dell’83,33 %. L’unico autista presente lavora stabilmente nella cancelleria», spiega il presidente del Tribunale, che elogia il personale che, nonostante le difficoltà, «si sta prodigando e operando in affanno, dimostrando dedizione al lavoro, attaccamento all’ufficio e accumulando, specie nel settore penale, ore di straordinario necessarie, tanto che, nonostante la criticità, il Tribunale sta riuscendo ad assicurare un servizio giustizia soddisfacente ed a raggiungere regolarmente gli obiettivi annuali di cui all’art 4 del decreto legislativo n. 240/2006».

«Tuttavia, non si può andare avanti così – sottolinea – I direttori hanno difficoltà a gestire i servizi e, come pure i funzionari, sopperiscono alle necessità svolgendo mansioni anche di livello interiore; i dipendenti sono in sofferenza e ci sono state richieste di visita medica fiscale per valutare il livello di stress lavoro-correlato; si riscontrano, inevitabilmente, aumento di errori, difficoltà relazionali e calo dell’efficienza delle prestazioni».

Per far fronte alle carenze di personale, il Tribunale si avvale, in forza di convenzione col Comune di Imperia, «dell’apporto di alcuni percettori del reddito di cittadinanza, le cui possibilità e tempi di impiego sono comunque estremamente limitate e, in ogni caso, tale esperienza volge al termine, a seguito delle modifiche normative», aggiunge Bracco.

«L’Ufficio del Processo non può certo funzionare, posto che: i dipendenti riescono a malapena a svolgere le incombenze necessarie di cancelleria;
i funzionari di recente nomina, addetti all’Ufficio del Processo, sono arrivati solo in otto a fronte dei venticinque previsti, e stanno svolgendo delle mansioni prettamente di cancelleria, con limitato spazio per la loro formazione;
i tirocinanti sono in numero sempre più esiguo, attualmente ce n’è uno soltanto e spesso non ve ne sono». E ancora: «Non si può contare sull’apporto degli otto GOT presenti, posto che sei di loro, oltre a svolgere le funzione nel tribunale, sono stati destinati in parziale supplenza ai due uffici del Giudice di Pace del circondario, che altrimenti non potrebbero funzionare.
In particolare, v’è in servizio un solo giudice di pace a fronte di un organico complessivo di dieci, con una scopertura del 90%; un secondo magistrato onorario, terminato il prescritto tirocinio, sta completando il periodo biennale e non può essere ancora immesso nelle funzioni».

E come se non bastasse, «non si può neppure contare sull’apporto dell’unico giudice di pace in servizio che, peraltro, in sede di conferma, ha optato per il regime della non esclusività».

«Per contro l’organico dei magistrati togati è al completo, pur se un giudice è in congedo per malattia – si legge sempre nella missiva a firma del presidente -. La criticità in questione è destinata persino ad aggravarsi, atteso che: da un lato non si hanno notizie di arrivi e, in ogni caso, i posti vengono pure pubblicati, ma le richieste della sede di Imperia scarseggiano (come riferito, dai 25 posti di funzionari UPP destinati ad Imperia ne sono stati coperti solo 8); dall’altro entro i primi mesi del 2024, già a cominciare dal mese di ottobre, andranno in pensione cinque dipendenti ed ulteriori tre potrebbero aggiungersi».

Insomma, la situazione è talmente critica che basta l’assenza di un dipendente, magari per una semplice influenza, «per mandare ulteriormente in crisi un intero settore».

Per cercare di fronteggiare l’emergenza, il presidente Eduardo Bracco ha incontrato più volte il presidente della sezione penale e i direttori: «fino ad ora – spiega – Siamo riusciti a non sopprimere servizi e a non ridurre il numero delle udienze penali, ipotesi questa più volte ventilata».

Il provvedimento. «In oggi ho adottato un ordine di servizio, per andare incontro alle esigenze del personale. Non è possibile applicare al tribunale dipendenti dell’UNEP (Ufficio notifiche esecuzione e protesti) e degli uffici del giudice di pace del circondario, atteso che anche detti uffici hanno i loro problemi. Peraltro, già vi sono due dipendenti UNEP applicati al Tribunale. 
Per quanto riguarda gli uffici del Giudice di Pace, lo scarno persone deve far fronte al personale dei sei GOT del tribunale (tre per ciascuno ufficio).
Si consideri che nel mese di febbraio 2024 avrà inizio l’ispezione ordinaria del tribunale, che impegnerà il personale già dal prossimo autunno. Non vi sono margini di miglioramento se non previo un rinfoltimento consistente del personale. 

Ritengo doveroso segnalare tale situazione, per le iniziative che si vorranno assumere». Tra le ipotesi, conclude Bracco, c’è quella che «il Ministero, in forza delle apposite convenzioni, voglia utilizzare le graduatorie dei pubblici concorsi approvate da altre amministrazioni (nel caso di specie si indicano la Provincia di Imperia, i Comuni di Imperia, Sanremo e Ventimiglia), al fine di procedere all’assunzione del personale da destinarsi al tribunale di Imperia».

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