Stranieri si affrontano sul lungomare di Ventimiglia a colpi di sassi, il racconto di un testimone

22 agosto 2023 | 10:44
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Stranieri si affrontano sul lungomare di Ventimiglia a colpi di sassi, il racconto di un testimone

«Il proprietario e i suoi dipendenti, disponibili e gentili come sempre, si sono trovati a dover difendere se stessi e la loro attività»

Ventimiglia. «Io ero lì presente insieme ai miei colleghi di lavoro. Il proprietario e i suoi dipendenti, disponibili e gentili come sempre, si sono trovati a dover difendere se stessi e la loro attività».

Lo racconta un testimone presente alla rissa avvenuta questa notte in passeggiata Cavallotti che ha visto protagonisti due stranieri:

«Era più o meno l’1,15 quando i miei colleghi iniziano a mangiare. Io entro dentro al locale per ordinare e uno dei due aggressori mi lancia insulti in lingua straniera che io ho capito, ma ho fatto finta di niente per evitare problemi. Poco dopo iniziano ad aggredire il titolare ed i suoi dipendenti, tanto che dopo qualche spintone sono finiti sopra il nostro tavolo dove stavamo seduti ad aspettare di consumare quanto ordinato, ribaltando tutti i tavoli e ciò che c’era sopra.

I due sì allontanano dopo che non sono riusciti nell’intento. Poco dopo arrivano le forze dell’ordine e allora si calma la situazione. Poco dopo notiamo che stanno arrivando altre persone. Noi naturalmente ci alziamo per andarcene via, ma subito ci troviamo bloccati in una sassaiola. Hanno iniziato a tirare sassi contro i proprietari del locale e io e i miei colleghi ci siamo trovati bloccati tanto che non riuscivamo neanche a ripartire in macchina in sicurezza, siccome eravamo parcheggiati davanti.

Molti clienti comunque oltre a noi appena ordinato ciò che volevano consumare se ne sono andati via. Naturalmente hanno recato danno a chi fatica per mantenere in attività, anche fisico. Ho chiesto al titolare prima della seconda aggressione la motivazione di tutto ciò e mi ha risposto che volevano prendere da bere e mangiare e pagare poco, ma lui ha risposto che non poteva».