Santo Stefano al Mare: un solo patrono, due date per celebrarlo. La “querelle” popolare e la scelta del Papa

3 agosto 2023 | 09:08
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Santo Stefano al Mare: un solo patrono, due date per celebrarlo. La “querelle” popolare e la scelta del Papa

Lo scontro fra sacro e profano e la lettera di Papa Leone XII del 1828

Santo Stefano al Mare. Un solo Santo patrono, due date per celebrarlo: la “querelle” fra il 3 di agosto e la prima domenica successiva prosegue dall’età napoleonica. Il 26 dicembre si celebra la memoria del martirio di Santo Stefano, una data conosciuta da tutti i fedeli e dedicata al primo martire della storia Cristiana. Oggi, 3 agosto, il comune di Santo Stefano al Mare celebra il ritrovamento delle spoglie del Santo. Perché dunque la festa patronale non viene celebrata oggi? Una risposta, quella più diplomatica, si trova nella storia ed in particolare nell’epoca napoleonica in cui era difficile conciliare attività commerciali e religiose.

Sarebbe impossibile pensarlo oggi ma nei primi anni del 1800 Santo Stefano al Mare era un centro nevralgico della zona e divenne un “mandamento”  con giurisdizione su dieci comuni, oltre ad essere sede di Pretura e tutte le case e gli edifici che si trovavano nei pressi della chiesa erano adibiti ad uffici.

«Era difficile conciliare le manifestazioni religiose e le attività commerciali per la grande confusione che si creava attorno alla chiesa: porte aperte per il caldo, cavalli che nitrivano e  asini che ragliavano legati attorno all’edificio. Ma anche schiamazzi di ubriachi, insomma: usque ad confusionem. La situazione divenne insostenibile il 3 agosto del 1828 quando da una parte la processione per Santo Stefano e dall’altra la coda di carri e persone in attesa di pagare il dazio all’ufficio preposto, si “scontrò”. Nessuna delle due parti volle indietreggiare e ne nacque un caso. Doveva essere una situazione grave se si decise di riccorrere infine all’arbitrato pontificio» racconta il parroco, Monsignor Umberto Toffani. Se oggi per segnalare i problemi si usano, ampiamente, i giornali, all’epoca si andò direttamente alla fonte e la questione arrivò sotto gli occhi di Papa Leone XII.

Per decisione papale venne quindi stabilito che nei giorni feriali fosse impossibile festeggiare il Santo patrono il 3 agosto a causa del via vai di carri e di cavalli che non avrebbe permesso a chi si trovava in chiesa di pregare e cantare in modo adeguato. Si decise quindi che il ritrovamento delle spoglie di Santo Stefano e la relativa festa patronale si sarebbero tenute la prima domenica successiva il 3, se questo non fosse stato giorno festivo. Ecco perché, sebbene oggi sia il Santo Patrono, le celebrazioni ufficiali si terranno domenica 6 agosto. Il Parrocco Monsignor Umberto Toffani, terrà la Messa Solenne alle ore 10.30 e quindi alle 21.00 la Messa sarà seguita dalla processione, come da tradizione.

Nella foto la lettera ufficiale di Papa Leone XII, custodita dal Parroco.

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