Sanremo, mare negato
L’ordinanza dirigenziale numero 336 del 21 luglio ha modificato la disciplina che regola l’accesso gratuito alla battigia. Ma in pochi la rispettano
Sanremo. Accessibilità delle spiagge di Sanremo? Parliamone. Conosciuta in Italia e nel mondo per il suo clima particolarmente mite, la Città dei fiori rappresenta una meta balneare apprezzata da residenti e turisti, forte del suo mare insignito della Bandiera Blu.
Fino allo scorso 21 luglio, Palazzo Bellevue fissava tra le 8 e le 19 la fascia oraria all’interno della quale concessionari e gestori delle spiagge libere attrezzate dovevano garantire al pubblico l’accesso gratuito alla battigia. Con ordinanza firmata dal dirigente al Demanio marittimo Linda Peruggi, circa due settimane fa è sta stata modificata la disciplina in vigore. Il diritto di accesso alla costa è stato ampliato alle 20. A fronte di questa novità, il tema dell’accessibilità delle spiagge di Sanremo rimane scottante. Ne sono prova i commenti lasciati sui social da alcuni frequentatori, scandalizzati dall’essere costretti ad abbandonare la spiaggia tra le 19 e le 20. In effetti, in certi tratti del litorale matuziano risulta praticamente impossibile godersi in piena libertà un’alba o un tramonto estivi, comodamente sdraiati sulla riva del mare.
Per dimostrarlo abbiamo provato a fare un giro del lungomare tra le 7:30 e le 8:30 del mattino, percorrendo velocemente la strada da Bussana a corso Marconi. Stesso tragitto rifatto alla sera tra le 19 e le 20. Ecco come si presentano le spiagge di Sanremo.
Corso Imperatrice. La zona più bella e ricercata del litorale sanremese è praticamente off-limits. Nove stabilimenti balneari su dieci, passate le 8 del mattino, si presentano con i cancelli chiusi (vedi galleria fotografica). L’unica spiaggia che consente al pubblico di raggiungere la battigia sono i bagni Rinaldo, dove si trova una delle poche libere della zona. I cartelli del concessionario riportano ancora i vecchi orari 8-19, ma quando sono circa le 7:30 i primi turisti hanno già infilato l’ombrellone nella sabbia.
Le parti si invertono alla sera. Ai Rinaldo i cancelli chiudono alle 20 in punto, obbligando chi vorrebbe cenare al sacco sulla spiaggia ad andarsene, mentre altrove gli stabilimenti si preparano per accogliere i clienti nei rispettivi ristoranti, a porte aperte.
Foce e corso Marconi. L’ultima delle spiaggette libere attrezzate di Sanremo è l’ex Tiro al volo che si trova quasi a Capo nero. Non ci sono cancelli ma l’arenile quest’anno è un’area di cantiere. Ruspa e fettucce presidiano l’ingresso. Tra il campo d’atletica e il quartiere Foce insistono cinque concessionari. Solo due di questi alle 8 hanno i cancelli aperti. Negli altri non c’è anima viva.
Lungomare della Nazioni. La situazione migliora leggermente sul lungomare dell’ex stazione ferroviaria. Dal lato dell’Imperatrice, e da quello opposto di Pian di Nave, gli accessi alla battigia sono garantiti da passaggi non sbarrati. Le libere attrezzate che si trovano tra i due punti, alle 8 in punto mostrano i cancelli semi aperti, segno che da lì a poco l’attività aprirà regolarmente.
Spiagge tra i due porti. Tra i due porti di Sanremo solo l’Arenella ha i cancelli spalancati. Quando le 8 sono passate almeno da 10 minuti, gli altri stabilimenti sono ancora tutti chiusi. Chi vuole camminare sulla riva deve entrare dall’Arenella, farsela a piedi fino al Morgana per poi ritornare da dov’era venuto.
Tre Ponti. Storico luogo di ritrovo per i giovani sanremesi, ai Tre Ponti l’omonimo stabilimento garantisce un accesso al mare h24. Non così bene per chi li precede lato Ponente.
Bussana. Qui si trovano le spiagge più accessibili di Sanremo. A Bussana le proporzioni tra arenile libero da vincoli e concessionari/gestori sono rispettate. Di cancelli ce ne sono ma le possibilità di raggiungere la battigia fuori dalla fascia oraria 8-20 non mancano.
La nuova ordinanza dirigenziale in vigore dal 21 luglio (sul sito del municipio è consultabile solo quella vecchia), è il frutto di un compromesso al ribasso. Inizialmente l’ipotesi era quella di ampliare l’orario di apertura alle 22, diventate infine le 20. Le ragioni che hanno portato alla decisione assunta dall’Amministrazione, in accordo con gli Uffici, sono state influenzate da due importanti fattori. Primo, questione sicurezza, l’ordinanza della capitaneria di Porto che impone la presenza del bagnino solo fino alle 19.
Secondo, il tema del decoro urbano, incentrato sulla responsabilità di coloro che potrebbero considerare l’idea di prolungare una cena al sacco sul lungomare fino al crepuscolo. Date le preoccupazioni relative al deterioramento di alcune zone cittadine, causato principalmente dai conferimenti irregolari di rifiuti, le premesse per adottare un atteggiamento più tollerante per le spiagge non erano proprio delle migliori.
Per risolvere una volta per tutte l’atavico, storico, problema di accessibilità delle spiagge sanremesi, l’amministrazione Biancheri ha previsto nel nuovo piano di utilizzazione delle aree demaniali marittime (Pud), in fase di studio, l’introduzione di attraversamenti pedonali obbligatori ogni 200 metri, nel rispetto di una normativa regionale già in vigore.