Memoria e cultura per sradicare le mafie: a Diano Marina uno spettacolo teatrale per ricordare il giudice Rocco Chinnici

1 agosto 2023 | 11:19
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Memoria e cultura per sradicare le mafie: a Diano Marina uno spettacolo teatrale per ricordare il giudice Rocco Chinnici
Memoria e cultura per sradicare le mafie: a Diano Marina uno spettacolo teatrale per ricordare il giudice Rocco Chinnici
Memoria e cultura per sradicare le mafie: a Diano Marina uno spettacolo teatrale per ricordare il giudice Rocco Chinnici
Memoria e cultura per sradicare le mafie: a Diano Marina uno spettacolo teatrale per ricordare il giudice Rocco Chinnici
Memoria e cultura per sradicare le mafie: a Diano Marina uno spettacolo teatrale per ricordare il giudice Rocco Chinnici
Memoria e cultura per sradicare le mafie: a Diano Marina uno spettacolo teatrale per ricordare il giudice Rocco Chinnici

Prima dello spettacolo si è svolta sul palco l’intervista al procuratore capo Lari condotta dal giornalista Fulvio Damele

Diano Marina. Si è svolta ieri sera presso il parco di Villa Scarsella a Diano Marina la serata evento dedicata allo spettacolo, interpretato da Clara Costanzo, “Mio padre, un Magistrato. Storia di Rocco Chinnici ucciso dalla mafia, raccontata dalla figlia” in memoria del magistrato Chinnici, assassinato il 29 luglio del 1983 dalla mafia con un’autobomba.
Alla serata hanno partecipato le principali autorità civili e militari tra le quali il sindaco Za Garibaldi, il procuratore capo di Imperia Alberto Lari, il prefetto di Imperia Valerio Massimo Romeo, il questore Giuseppe Felice Peritore e gli assessori del comune di Diano Luca Spandre, Sabrina Messico e Barbara Feltrin.
Prima dello spettacolo si è svolta sul palco, davanti ad un folto pubblico venuto per l’occasione, l’intervista al procuratore capo Lari condotta dal giornalista Fulvio Damele durante la quale il magistrato ha raccontato la propria esperienza professionale e di vita come giudice al servizio dello stato e impegnato nella lotta alla mafia.
Durante l’intervento Lari ha spiegato quanto l’avvento della tecnica del “Pool” antimafia sia stato un percorso complesso e difficile proprio per le necessità di segretezza che queste tipoplogie di indagini richiedono; il procuratore ha inoltre ricordato le sue prime esperienze lavorative a Marsala ed il clima di forte e decisa collaborazione tra magistrati che qui respirava nonostante la morte di Falcone e Borsellino avvenute poco tempo prima. Alla luce dell’esempio eroico di questi servitori dello stato Lari ha spronato il pubblico “Noi a questo punto dobbiamo porci la domanda: ma noi ce lo abbiamo un po’ di coraggio? Ma se in Sicilia delle persone insomma sono saltate per aria per lottare, ma è possibile che l’un per cento del coraggio di Chinnici non lo troviamo magari noi al nord, a Diano Marina , a Imperia, a Ventimiglia, nella provincia per magari denunciare delle cose che abbiamo visto o di cui abbiamo sentito; ma di che cosa abbiamo paura, ma cosa rischiamo, non rischiamo assolutamente nulla, cosa rischiamo che ci vengano sotto casa? Dobbiamo assolutamente buttare questa paura e riuscire ad essere responsabili, avere un po’ di coraggio e avere una minima fiducia nelle istituzioni”.

“La serata è andata benissimo” ha raccontato l’attrice Clara Costanzo al termine della serata “c’era parecchia gente, si sono tutti emozionati… …è fondamentale continuare a parlarne, raccontare la storia di questi eroi dei nostri tempi, sono tanti io ne nomino quattordici di vittime ma non sono quattordici perchè per ognuna di esse che nomino ci sono le scorte, ci sono gli autisti quindi comunque le vittime sono tante… … è importantissimo non dimenticare, essere consapevoli che la mafia c’è, è ovunque e siamo noi con il nostro atteggiamento quotidiano, con il nostro comportamento quotidiano a poter fare qualcosa per cambiare le cose soprattutto per le generzioni future”.