L’artista imperiese Serenella Sossi partecipa alla mostra “Transizioni” al museo MUST di Lecce organizzata da Monteoliveto Gallery

28 agosto 2023 | 07:12
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L’artista imperiese Serenella Sossi partecipa alla mostra “Transizioni” al museo MUST di Lecce organizzata da Monteoliveto Gallery
L’artista imperiese Serenella Sossi partecipa alla mostra “Transizioni” al museo MUST di Lecce organizzata da Monteoliveto Gallery
L’artista imperiese Serenella Sossi partecipa alla mostra “Transizioni” al museo MUST di Lecce organizzata da Monteoliveto Gallery
L’artista imperiese Serenella Sossi partecipa alla mostra “Transizioni” al museo MUST di Lecce organizzata da Monteoliveto Gallery
L’artista imperiese Serenella Sossi partecipa alla mostra “Transizioni” al museo MUST di Lecce organizzata da Monteoliveto Gallery

In mostra tre quadri il cui soggetto di riferimento sono gli alberi

Imperia – Lecce. Settembre carico di eventi artistici per Serenella Sossi che sarà impegnata a Imperia tra mostre personali e altro in occasione del centenario della nascita di Imperia.  Ma prima di questi, la dinamica artista, parteciperà a un’importante mostra organizzata da Monteoliveto Gallery al MUST , lo storico e prestigioso museo di Lecce, nel rinnovato spazio dedicato all’arte contemporanea.

Dal 1° al 20 settembre 2023 gli artisti partecipanti saranno invitati a interpretare il tema “Transizioni”. Prime fra tutte e di estrema attualità, quelle ecologiche. Ed è a questo che fa riferimento Sossi presentando in mostra a Lecce 3 quadri il cui soggetto di riferimento sono gli alberi, alberi secchi, senza fronde, quasi senza vita.

«Ho scelto i miei alberi sofferenti per interpretare pittoricamente la tematica delle transizioni ecologiche e purtroppo non vedo segnali positivi…»dice l’artista.  Ne è un esempio significativo il quadro di gran formato «L’ALBERO….si protende verso il cielo e grida disperato agli orrori del mondo!», dove l’immancabile linea dell’artista, è rossa, come un taglio profondo che va oltre la tela a simboleggiare il dolore.

Altro gran formato, è un quasi monocromo dove primeggiano le tonalità del marrone scuro: triste spettacolo di come può diventare la natura se l’uomo non pone un rimedio. Nell’ultimo dipinto i rami secchi degli alberi, simbolo di morte (il dipinto è stato realizzato dall’artista nel periodo del covid), lasciano spazio ad un cielo illuminato di rosa. Un segno di speranza per il nostro povero mondo malato.

I tre dipinti in sequenza nelle foto all.te con, per alleggerire un po’ lo spirito, una scherzosa foto dell’artista con in mano una sua scultura, una enorme conchiglia in terra cotta e smalto. La mostra verrà inaugurata il 1° di settembre, presentata dallo storico e critico d’arte Mino Iorio che ha anche curato i testi del catalogo.