L’Archivio di Stato di Imperia scelto dal Ministero della cultura come “luogo del giorno”

18 agosto 2023 | 18:11
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L’Archivio di Stato di Imperia scelto dal Ministero della cultura come “luogo del giorno”

Indagare il passato per capire il presente

Imperia. Il viaggio del Ministero della cultura tra i luoghi della #Cultura italiana per riscoprire la bellezza del nostro patrimonio, arriva ad Imperia. Oggi infatti, come “luogo del giorno” è stato scelto l’archivio di Stato di Imperia, istituito come Sezione di Archivio l’ 8 gennaio 1962, diventando poi Archivio di Stato nel 1963 ed è l’istituto archivistico italiano più prossimo alla Francia.

Dal sito dell’Archivio, la sua storia: “La sede è situata a Imperia all’interno della cosiddetta Palazzina Comando, parte del complesso delle ex Caserme Pietro Crespi oggi oggetto di un’importante riqualificazione che trasformerà tutta l’area in una vera e propria Cittadella dello Stato. La documentazione conservata si riferisce soprattutto all’epoca moderna, dal XVI secolo fino al XX secolo, con alcuni pezzi di età medievale.

Per antichità e rilevanza, tra i fondi più importanti c’è il Capitaneato di Porto Maurizio, istituito nel 1627 con carte dal XVI al XVIII secolo con scarsa documentazione quattrocentesca. Il fondo del Comune di Porto Maurizio conserva documentazione dal XVII secolo. Una parte rilevante del complesso degli archivi giudiziari è costituita dal tribunale di Oneglia con documentazione dal 1813 al 1923 e comprende sia la sezione civile che la sezione penale, in cui è presente anche la serie Stato civile dal 1866 al 1900.

Tra i fondi catastali si conserva il Catasto fabbricati (fine anni’20 del XX secolo), le Mappe dei fabbricati redatte tra ‘800 e ‘900 e gli atti delle Cessate commissioni censuarie. Per l’epoca post-unitaria particolarmente significativo è il fondo della Prefettura che contiene documentazione dalla metà del XIX secolo alla metà del XX. Particolarmente importante è l’Archivio notarile con circa 6600 unità archivistiche dal 1484 agli anni ‘90 del XIX secolo. Importante è il fondo della Provincia con documentazione dal 1860 al 1974. L’Istituto conserva anche i fondi dei comuni di Porto Maurizio, Oneglia e altri nove comuni minori (Borgo Sant’Agata, Caramagna ligure, Castelvecchio, Costa d’Oneglia, Moltedo superiore, Montegrazie, Piani, Poggi, Torrazza) e la documentazione più estesa fa capo ai due centri principali e una significativa serie è quella degli Atti parrocchiali dal 1838 al 1864.

L’archivio della Congregazione di carità, ufficio istituito a Oneglia nel 1717 e a Porto Maurizio nel 1846, destinato ad amministrare diversi istituti ospedalieri, assistenziali e d’istruzione. Molti gli archivi privati come quello gentilizio di Ameglio Leonardo con documentazione dal XV al XIX secolo, quello dei Bianchi di Lavagna con documenti relativi all’amministrazione patrimoniale della famiglia tra Cinque e Ottocento. Tra i più importanti fondi privati ci sono il fondo Giacomo Molle, il fondo Littardi di Porto Maurizio con documentazione dal 1480 al 1898, il fondo Strafforello Domenico, costituito principalmente dall’archivio commerciale delle ditta olearia e Il fondo di Canepa Giuseppe, politico socialista che operò a cavallo tra Otto e Novecento.

L’Archivio di Stato di Imperia, rispondendo ad una precisa istanza istituzionale e culturale, da sempre organizza mostre e convegni, cura pubblicazioni e promuove incontri didattici. La varietà delle tipologie documentarie, unita all’ampiezza dell’arco temporale, consente la più vasta gamma di ricerche storiche, da quelle politico-amministrative, storico artistiche a quelle di cultura materiale ed economica, offrendo uno strumento imprescindibile per la ricostruzione delle passate vicende del Ponente ligure. Indagare il passato per capire il presente, questo è il motto e la principale finalità della nostra sezione didattica: rendere tutti più consapevoli dell’immenso patrimonio documentario racchiuso nei depositi degli archivi. I diversi percorsi trasformano i fruitori in abili investigatori, capaci di portare alla luce un passato che è ancora ben radicato nel contesto in cui viviamo e di cui noi siamo figli. Lo scopo è quello di restituire i colori ad un mondo che solitamente si immagina in bianco e nero o, al massimo, a colori sbiaditi. Le sezioni di Sanremo e Ventimiglia, istituite come Sottosezioni nel 1951 e con Decreto ministeriale 31 marzo 1965 divennero Sezioni di Archivio di Stato, alle dipendenze dell’Istituto principale di Imperia”.

Foto: archivio di stato Imperia