(non) tutti al mare

Estate 2023, meno turisti rispetto agli anni scorsi ma Ferragosto sarà sold out

Situazione tragica in autostrada e italiani senza soldi le maggiori cause del decremento

turismo collage

Sanremo. Situazione autostradale disastrosa, aumento dei costi, tunnel di Tenda ancora chiuso e temperature più basse nella media a inizio estate. Sono questi, secondo le associazioni di categoria, i motivi che hanno portato meno turisti degli scorsi anni nella Riviera di Ponente.

I dati, secondo l’analisi di Confcommercio, ad esempio, parlano di una diminuzione di visitatori che oscilla dal meno quindici al meno venticinque per cento a seconda delle località per i mesi di giugno e luglio, con i turisti che hanno fatto toccata e fuga solo nei weekend, lasciando le città quasi deserte gli altri giorni della settimana.

«La situazione non è tragica, ma ci aspettavamo di più – dichiara Dario Trucchi, presidente Confcommercio a Ventimiglia -. Le aspettative erano molto più alte. C’è movimento, ma si registra un’affluenza minore rispetto allo scorso anno. Se si guarda al mare, ad esempio, spiagge e stabilimenti sono pieni ma solo nei weekend». Secondo Trucchi, ad incidere maggiormente sulla diminuzione dei visitatori sono «la situazione tragica dell’Autostrada dei Fiori e, a Ventimiglia, anche il fatto che il tunnel del Tenda sia ancora chiuso». Problemi che già c’erano lo scorso anno, ma dopo ore e ore di coda sull’unica strada che collega la Liguria al resto d’Europa, probabilmente molti turisti hanno preferito optare per mete più facilmente raggiungibili piuttosto che affrontare, nuovamente, la via crucis offerta (a pagamento) dall’Autostrada ligure.

«Gente ne stiamo vedendo, ma in media si va dal 15 al 25 percento in meno di presenze rispetto allo scorso anno – continua Trucchi -. Sono tornati gli stranieri, non solo francesi, ma clientela internazionale. Ci aspettiamo arrivi nelle prossime settimane, prima e dopo Ferragosto. Bisogna anche dire che l’estate è partita tardi, visto che a giugno le temperature sono state minori rispetto alla media stagionale. Speriamo quindi che le vacanze si protraggano fino a metà settembre, quando ricomincerà la scuola in Italia: magari gli italiani, che ora soffrono per il carovita, troveranno prezzi più convenienti e decideranno di concedersi una vacanza».

«A soffrire maggiormente sono state le zone che hanno un turismo di quantità più che di qualità – dichiara Jean Pierre Novembre (presidente Confcommercio Bordighera) – A giugno abbiamo registrato un meno quindici per cento di presenze rispetto allo scorso anno. Luglio, invece, è andato bene, e non c’è stata tanta differenza rispetto allo scorso anno. Per quanto riguarda agosto, la presenza turistica i primi giorni è stata ottima. Gli alberghi e le strutture ricettive sono pieni». Anche a Bordighera, a differenza dello scorso anno e di quello precedente, il pienone, fino ad ora, si è registrato solamente nel fine settimana. «Abbiamo notato un comportamento diverso della clientela: nei due anni successivi alle chiusure legati al Covid, c’era gente tutti i giorni perché le persone avevano voglia e necessità di evadere dopo il lockdown – spiega Novembre – Ora siamo pieni solo nei weekend, mentre nei restanti giorni della settimana si è tornati ai numeri pre covid».

Per quanto riguarda gli stranieri, secondo Novembre, la maggior parte arriverà dopo il 15 di agosto: le prenotazioni sono ottime così come le prospettive. Il 13 agosto, a Bordighera si terrà il Desbaratu: appuntamento per gli amanti dello shopping a caccia degli ultimi affari di stagione: «Per i nostri commercianti è una giornata economicamente molto importante, speriamo in una grande partecipazione – conclude Novembre – poi dal 24 al 26 agosto, ai Giardini Lowe, ci sarà “Beer in Bo”, un altro evento sul quale puntiamo molto».

Anche a Sanremo si è registrato un calo delle affluenze, compensato però dall’aumento dei prezzi che ha portato gli albergatori, ad esempio, a pareggiare i conti con gli scorsi anni. Lo conferma Christian Feliciotto, presidente di Federturismo/Confindustria Imperia «Rispetto all’anno precedente – dice – La stagione in corso sta registrando un leggero calo delle prenotazioni. Tuttavia, questo calo non si sta riflettendo sui fatturati delle strutture ricettive, che stanno segnando un aumento dei ricavi favorito dall’aumento dei prezzi delle camere. A Sanremo, la tariffa media è aumentata di circa il 10% rispetto all’anno scorso».

Cambiano i turisti, meno italiani e più stranieri: «Se il 2022 è stato ancora influenzato dalla pandemia di Covid-19, con voli aerei limitati e una certa riluttanza di lombardi e piemontesi a viaggiare all’estero, la stagione 2023 mostra un decremento delle presenze italiane a favore di quelle straniere – aggiunge Feliciotto -. Durante il mese di luglio, abbiamo risentito anche dell’impatto delle autostrade, ma adesso, con l’inizio di agosto, la situazione è nettamente migliorata grazie alla riduzione dei cantieri. Per quanto riguarda il periodo di Ferragosto, possiamo già dichiarare il tutto esaurito».

Segno meno anche nel capoluogo di provincia, Imperia, dove si fa sentire soprattutto la mancanza di italiani, costretti, in molti casi, a rinunciare alle vacanze per la mancanza di liquidità. «Fino ad oggi non è andata troppo bene – dichiara Americo Pilati, presidente Federalberghi – Ma da ora in avanti faremo il pieno. Possiamo però dire che la stagione è stata abbastanza debole perché mancano gli italiani che non hanno soldi, devono pagare il mutuo». Secondo Pilati, non c’è mai stata in provincia «un’estate così difficile come questa». «Imperia, così come Diano, non hanno un’hôtellerie, come del resto un po’ tutta la provincia e anche la regione ha questo trend. Chi viene prenota pochi giorni e lo fa all’ultimo minuto. Abbiamo ancora delle camere per ferragosto, ma si spera di poterle vendere. Dall’ultima settimana di luglio fino ad ora, invece, non è andata troppo bene».

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