Consiglio provinciale

Crisi idrica, il presidente Scajola :«Due emergenze principali, investimenti e salvataggio Rivieracqua»

«Stiamo insistendo, anche alla luce dell'ultima crisi delle scorse settimane per un finanziamento di 35 milioni di euro precedentemente negati dal commissario nazionale dell'emergenza idrica»

Imperia. Un’estate particolarmente difficile quella di quest’anno «dovuta alla carenza delle fonti di approvvigionamento collegata ad una distribuzione su una rete vetusta e l’emergenza di una società di gestione che non è in grado di svolgere il suo compito. Delle due emergenze- afferma il presidente della provincia e commissario straordinario Ato idrico Claudio Scajola durante il consiglio provinciale-  la prima quella relativa agli investimenti per aumentare le fonti di approvvigionamento idrico c’è stato un primo finanziamento più importante della Regione di circa 30 milioni di euro che è in corso di avanzata realizzazione che permetterà la fine dei dei lavori dell’adduzione principale entro il mese di aprile» grazie anche all’ultimo finanziamento di 490 mila euro per migliorare la funzionalità dei pozzi del fiume Roja, ovvero della fonte principale di approvvigionamento dell’acqua da Ventimiglia ad Andora. Nel dettaglio 200 mila euro sono destinati alla creazione di “briglie”in materiale sciolto per il consolidamento della falda acquifera sotterranea, 90 mila euro saranno impiegati per il “grattage” finalizzato al consolidamento della falda acquifera sotterranea, 200 mila euro saranno utilizzati per la creazione di un canale di collegamento idrico tra il “lago di Varase” e il fiume Roja, per la riattivazione della falda acquifera sotterranea.

«Gli argomenti sono questi- spiega Scajola- i lavori finanziati per sistemare l’acquedotto principale come fonte di approvvigionamento che è il Roja sono in corso, hanno già dato risultati positivi per le parti finali che hanno permesso di avere disagi in provincia di Imperia e ad Andora ma in provincia di Imperia limitati dal fatto che il lavoro era già ultimato. Tutta questa completezza dell’adduzione arriverà entro aprile e quindi l’acquedotto del Roja porterà acqua e sollievo fino ad Andora». «Il secondo aspetto – prosegue- è quello che abbiamo bisogno di altre risorse, abbiamo fatto un piano complessivo per la rete di distribuzione dell’acqua per le perdite dei nostri acquedotti, per i nostri invasi, per nuove vasche che ha un importo intorno ai 35 milioni. Il commissario nazionale nominato dal Governo non ce li ha approvati, stiamo insistendo anche alla luce dell’ultima crisi che abbiamo subito nelle settimane scorse è fondamentale riuscire ad avere questi ulteriori 35 milioni. Poi c’è un’emergenza che va avanti da tempo che è quella della società di distribuzione Rivieracqua che ha difficoltà ad approvare il proprio bilancio e ha presentare il PEF (piano economico finanziario) stiamo lavorando con i nostri tecnici per vedere se è salvabile questa società, non la vogliamo far fallire, la dobbiamo salvare ma per farlo ci vuole un piano che preveda come le norme e leggi ci dicono che ci sia la garanzia della sostenibilità, della possibilità che la società possa gestirsi fino al 2035 che è l’anno di scadenza della concessione».

E per quanto riguarda la tariffa unica che deve ancora partire Scajola sottolinea «noi siamo pronti come commissario Ato idrico alla tariffa unica che significherà per alcuni pagare di meno e per altri pagare di più però omogenizzerà il costo dell’acqua in tutto il territorio ma questo è già previsto nel Pef che prevede lo sviluppo ma nonostante queste previsioni al momento non c’è la sostenibilità, stiamo lavorando per vedere cosa è possibile ora fare per garantire un piano finanziario che possa garantire che la società funzioni e faccia il suo compito».

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