Convocazione del consiglio comunale a Vallecrosia, Fabio Perri: «Sono disgustato»

22 agosto 2023 | 15:13
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«Questo consiglio comunale non è gestito da un presidente del consiglio in maniera ordinata e coerente»

Vallecrosia. «Non sono basito, come dice il sindaco, ma disgustato dalla maleducazione, dall’arroganza e dalla falsità». A dirlo è il consigliere comunale di opposizione Fabio Perri, che interviene così nella discussione in merito alla convocazione, alle 9,30 di oggi, del consiglio comunale che era stato richiesto dalle minoranze per trattare un punto all’ordine del giorno, inerente il regolamento del consiglio comunale, presentato dai gruppi “Vallecrosia Perri Sindaco” e “X Vallecrosia – Quesada sindaco“.

«Lo spirito con il quale abbiamo affrontato questa nuova stagione di amministrazione comunale – dichiara Perri – Voleva essere quello di iniziare a trovare passaggi e modalità di condivisione dei percorsi. Semplicemente abbiamo chiesto un consiglio comunale, come prevedono regolamento e statuto, per discutere proprio del regolamento del consiglio comunale e quindi poter apportare modifiche e accorgimenti che già avevamo segnalato. Abbiamo fatto richiesta, secondo i canoni previsti dalla legge. Entro il 20 agosto si sarebbe dovuto convocare il consiglio comunale».

A quel punto, come già sottolineato in consiglio comunale stamani, Perri riceve una telefonata dal segretario comunale che lo informa che fino al 20 agosto compreso sarebbe stato in ferie: «Il segretario comunale mi ha avvisato, e lo ringrazio, che sarebbe stato in ferie e che se avessimo voluto la sua presenza avremo dovuto posticipare la data del consiglio e andare in deroga a canoni e regolamenti, che abbiamo sempre rispettato alla lettera, cosa che purtroppo il presidente del consiglio non riesce a fare in maniera adeguata, perché lo cogliamo anche in fallo durante le attività di Consiglio comunale non rispettando tempistiche e modalità».

Detto questo, su proposta dello stesso segretario comunale, viene deciso che il consiglio potrebbe svolgersi il 22 o il 23 agosto. «Non mi ha detto di avvisare il consigliere Quesada dell’altro gruppo consiliare che ha sottoscritto la convocazione del Consiglio, cosa che invece ho sentito dichiarare dal sindaco – aggiunge Perri – E’ una falsità che ha detto a nome e per conto del segretario comunale».

Continua Perri: «Aspettiamo la data della convocazione delle commissioni e ci ritroviamo, il 18 agosto, ad affrontare le commissioni per discutere delle tematiche del consiglio comunale, abbiamo parlato di una nostra proposta che è stata inserita e avevamo inserito anche una mozione riguardante la protezione civile che avremo voluto discutere in consiglio. Ahimè, ci siamo sentiti dire che quella mozione non aveva i canoni per poter approdare in Consiglio comunale».

«Arriviamo alla commissione dei capigruppo gestita dal presidente del consiglio in maniera molto insolita e maleducata – prosegue il consigliere – Addirittura ha staccato la commissione della videoconferenza, visto che facciamo ancora le commissioni in videoconferenza, perché forse a Vallecrosia c’è ancora traccia di Covid. Mi ha staccato la commissione, mentre stavo chiedendo di poter ridiscutere sulla data del consiglio comunale che ci è stata imposta senza concertazione, visto che lo avevamo convocato noi. Ognuno di noi aveva degli impegni, ma il 22 era una data che andava bene, se non fosse stato convocato alle 9.30 del mattino. Gli ultimi Consigli comunali sono stati convocati alle 18, nulla avrebbe ostacolato la mia presenza e quella della consigliera Rondelli, che è frontaliere e non può avere permessi retribuiti».

«E’ vero che quando ci si candida si prende un impegno per amministrare – dichiara Perri – Ma visto che lo abbiamo convocato noi il consiglio comunale, poteva esserci attenzione verso queste persone che lavorano in Francia. Siccome il sindaco, in qualità di rappresentante del direttivo Fai, per mezzo dell’Anci, e il consigliere Amalberti membro del direttivo del Fai, sono tutti e due a dover tutelare il lavoro dei frontalieri, convocando le commissioni e i consigli comunali al mattino, mancano di farlo. Quindi ci siamo trovati ad avere un consiglio convocato quando voleva la maggioranza. Purtroppo avevamo degli impegni, io ero all’ospedale con i miei genitori: non potevo esimermi perché era un impegno preso da mesi, e quindi il nostro rappresentante, consigliere Mirko Valenti, in maniera molto precisa e corretta è andato in consiglio comunale e ha letto una comunicazione con cui chiedeva una certa attenzione nel rispetto di quelle che sono le regole a tutela delle minoranze, e chiedendo il rinvio della pratica, proprio come mi aveva chiesto di fare il sindaco in una telefonata post commissione capi-gruppo. E cosa fa il sindaco? Dopo la comunicazione del consigliere Valenti, non ritira la pratica e la porta in votazione in maniera molto autonoma».

Gli attacchi. «Questo consiglio comunale – conclude Perri – Non è gestito da un presidente del consiglio in maniera ordinata e coerente, quindi questo deve essere portato all’attenzione anche degli organi sovra-comunali, poi che non si dica che noi andiamo dal Prefetto e facciamo gli esposti. Noi vogliamo essere propositivi, collaborativi, ma dobbiamo ricevere collaborazione perché altrimenti ci ritroviamo sempre ad essere scartati. Invito l’amministrazione, il sindaco, il presidente del consiglio a fare un’autoanalisi e capire bene quelli che sono stati i passaggi di questa vicenda per poter veramente ripartire con un piede diverso. Smettiamola di dire delle bugie, di essere le vittime del sistema, perché non è così».