C’era una volta la stazione di Ospedaletti…
Alla scoperta di quel che resta dell’immobile destinato a diventare una locanda per ciclisti
Ospedaletti. Nel pittoresco borgo di Ospedaletti, dove le acque cristalline della Riviera Ligure incontrano la storica ferrovia, si erge un pezzo di storia architettonica intriso di passato e modernità: la vecchia stazione ferroviaria. Un luogo che ha visto transitare non solo treni, ma anche il fervore del turismo europeo e dello sviluppo commerciale locale, che vi invitiamo a riscoprire nel nostro reportage sullo stato dell’arte di questo maestoso edificio, attualmente di proprietà privata, destinato a trasformarsi nei prossimi anni in una locanda per ciclisti.
L’aspetto più recente dell’atrio della stazione sembra risalire agli anni Trenta del Novecento, quando un intervento di ammodernamento donò una veste nuova e raffinata a questa struttura. Le decorazioni interne ed esterne furono completamente rivisitate, con intonaci rifatti e dettagli decorativi in pietra rosa proveniente dalle cave di Borgio-Verezzi. Le vecchie terrazze rustiche vennero sostituite da eleganti spazi aperti sorretti da colonne in cemento armato, unendo estetica e funzionalità. Del fascino di allora purtroppo è rimasto molto poco. Oggi, l’edificio si mostra fortemente degradato. Le anticaglie che ha custodito per più in un secolo sono state accuratamente sottratte da tempo. Solo le rifiniture in legno dell’ex biglietteria ricordano che negli ampi saloni sono transitati migliaia di passeggeri provenienti da ogni dove.
Il piano primo ospita gli alloggi del capostazione (l’ultimo è stato Osvaldo Pastore, c’è ancora la targhetta) e del suo vice, entrambi affacciati su ampie terrazze di copertura. Questi appartamenti rappresentano una finestra sul passato, in cui gli addetti al servizio ferroviario trovavano un rifugio dalle fatiche quotidiane.
Storicamente, la costruzione della ferrovia nell’Ottocento ha trasformato Ospedaletti da un piccolo borgo di pescatori a un centro climatico rinomato, attrattore di aristocratici e turisti europei. La stazione ferroviaria, inaugurata nel 1872, ha aperto le porte al turismo e ha rivoluzionato il commercio delle risorse locali, come l’olio e gli agrumi, che così potevano essere trasportati su rotaia.
La Société Foncyère Lyonnaise, con base a Parigi, ha giocato un ruolo fondamentale nello sviluppo di Ospedaletti intorno al 1880. La costruzione di grandi alberghi, del Casino e di ville ha contribuito a trasformare il borgo in una destinazione turistica di prestigio, frequentata dall’aristocrazia europea.
L’interesse di visitatori importanti, come l’imperatrice Maria Aleksandrovna, ha spinto la crescita del borgo. La stazione ferroviaria ha svolto un ruolo chiave in questo sviluppo, collegando Ospedaletti a Parigi in soli 24 ore e aprendo le porte a un turismo internazionale. Nella relazione storico-artistica predisposta dall’architetto Francesca Buccafurri, si legge: “Nel 1860, il dottor Kerel, medico particolare dell’imperatrice Maria Aleksandrovna, moglie dello zar Alessandro II di Russia, incaricato di trovare una stazione climatica invernale adatta alle sue condizioni di salute, scelse Ospedaletti: ma allora il piccolo borgo di pescatori era sprovvisto di costruzioni suscettibili di ricevere ospiti stranieri, tanto più se coronati.
Solo a partire dal 1880, e grazie all’esistenza della stazione ferroviaria che collegava Ospedaletti a Parigi in 24 ore, la Sociétè Foncière Lyonnaise, fondata l’anno precedente in Francia, iniziò ad acquistare ampie porzioni di terreno e, dopo aver rapidamente predisposto un moderno e innovatore piano regolatore, nel 1881 diede inizio ai lavori, comprendenti oltre alle infrastrutture stradali numerosi edifici ad uso alberghiero, tra i quali il Grande Albergo Regina, il Palazzo del Casinò, l’Hotel Rivera, il Mètropole e il Suisse, ai quali ne sarebbero seguiti altri come il Grand’Albergo e il Palazzo Miramare.
Vennero costruite anche molte importanti strade nel tessuto urbano tra cui l’ampio viale Regina Margherita, oltre alle ampie passeggiate, ai grandi viali e ai rigogliosi giardini progettati a partire dal 1892 per conto della Sociétè Foncière Lyonnaise dall’ibridatore nizzardo Luigi Isnart“.
*Foto storica tratta dal libro Le cartoline raccontano Ospedaletti di Stefano Bregliano (disponibile in libreria)
Dallo scalo ferroviario a un bike hotel vista mare. L’ex stazione ferroviaria di Ospedaletti, in passato testimone del flusso dei treni e della storia locale, è pronta per una nuova vita come locanda-bike hotel con vista mare, arricchendo ulteriormente il fascino della città delle rose. Chiusa il 24 settembre 2001 a seguito dell’apertura della nuova tratta di raddoppio tra San Lorenzo al Mare e Ospedaletti, questa struttura ha atteso una rinascita, e ora sembra prossima a realizzarsi.
L’edificio, situato in via Cavalieri di Malta, ha attraversato diverse fasi di abbandono, ma il 2021 ha portato una ventata di cambiamento. L’imprenditore Paolo Picone, noto per i punti nolo bici lungo la pista ciclabile, ha acquisito l’ex stazione attraverso un’asta organizzata da Area24, società in liquidazione, investendo circa 1 milione di euro. L’obiettivo di Picone è quello di trasformare questo edificio in un albergo che offra servizi ai ciclisti appassionati.
Il progetto di ristrutturazione, ideato dagli architetti dello studio Calvi-Ceschia-Viganò di Sanremo, ha già ottenuto un parere informale positivo dalla Soprintendenza alle Belle Arti. Tuttavia, il percorso di trasformazione richiede ancora alcuni passaggi. L’amministrazione comunale deve formalmente approvare il cambio di destinazione d’uso, da uffici pubblici a struttura turistica ricettiva. Una volta ottenuta l’approvazione, i lavori potranno avere inizio, aprendo le porte a una nuova era per questa storica struttura.
Il fabbricato, sviluppato su tre piani fuori terra, oltre all’interrato e alle ampie terrazze, sarà completamente riammodernato, con una particolare attenzione a mantenere parte dell’atmosfera originale di una stazione ferroviaria. Ad esempio, la reception della futura locanda per ciclista è stata progettata per richiamare lo spirito dell’antico scalo. Le immagini progettuali mostrano un’armoniosa fusione tra passato e presente, creando uno spazio accogliente che si presta al turismo e al benessere.
Il progetto prevede la realizzazione di una locanda con 8 camere al piano primo e 8 camere al piano sottotetto. Inoltre, al piano terra e nell’interrato saranno presenti servizi di supporto, come ristorante, bar e area deposito/noleggio bici, insieme a un’area relax-spa nel piano interrato. Un dettaglio interessante è la progettazione di una passerella sospesa a 2,7 metri dal piano terra, che permetterà ai visitatori di ammirare il bar e il ristorante da una prospettiva unica, rendendo l’esperienza ancora più affascinante.
Il progetto non solo restituirà vita a un edificio che ha fatto parte della storia di Ospedaletti, ma contribuirà anche ad arricchire ulteriormente l’offerta turistica della zona, in particolare per gli amanti del ciclismo che desiderano esplorare la pista ciclabile del Ponente Ligure.