Stop a bivacchi di migranti nel cimitero, a Ventimiglia sono arrivate le guardie armate
Sindaco Di Muro: «Questi non sono bagni pubblici, non è un centro sociale e neppure una casbah»
Ventimiglia. Al cimitero civico di Ventimiglia stamani è un via vai di donne, soprattutto sole e anziane, che stringono la mano al sindaco Flavio Di Muro, e ringraziano: «Ora siamo sicure». L’arrivo del servizio di guardie giurate, che da oggi presidieranno il luogo sacro, è stato accolto con un sospiro di sollievo dalle tante persone che si recano al camposanto per trovare i propri cari.
«Vengo qui a trovare mio marito – dice una donna – Ho anche avuto a che fare con i migranti e li ho fatti scappare. Si facevano il bidet, non mi ha fatto piacere e l’anno scorso con una bottiglia di plastica li ho rincorsi. Sono contenta di questo servizio, perché almeno si può entrare tranquilli senza paura». C’è poi un’altra signora, che pur avendo visto i migranti all’interno del cimitero, dice di non aver assistito a fatti particolarmente spiacevoli, ma comunque ora si sente più sicura: «Ho trovato dei migranti che prendevano l’acqua, ma altro non ho visto, sinceramente – spiega – Ora che ci sono le guardie, credo che sia più sicuro. Non è giusto, ad esempio, che una persona metta una piantina e poi non la trovi più».
«Questo è un luogo sacro, destinato alla preghiera e al ricordo dei defunti, non un posto dove poter bivaccare, orinare, spostare o distruggere i beni comunali – dichiara il sindaco Flavio Di Muro, che insieme alla sua amministrazione ha voluto istituire il servizio, affidandolo alla ditta Sec.Pro -. Dobbiamo ridare decoro alla nostra città, partendo da luoghi come questo. Merita più dignità chi viene qui dentro. Specie gli anziani che hanno paura a frequentare il cimitero».
«Cominciamo con questo servizio sperimentale – aggiunge – Abbiamo affidato a una società di comprovata capacità il servizio di vigilanza, per impedire di utilizzare questo luogo per frequentazioni e attività non idonee in questa struttura. Sono sicuro che, da oggi, riusciremo a garantire meglio questo servizio pubblico ai cittadini di ventimiglia. Questi non sono bagni pubblici, non è un centro sociale e neppure una casbah. Questo è un cimitero comunale, un luogo sacro in cui si entra per pregare e per ricordare i propri cari. I bagni sono utilizzati dai parenti e dagli amici dei defunti; i lavandini sono utilizzati per annaffiare piante e fiori: non mi sembra di dire cose tanto estremiste». «Riporteremo l’ordine, il decoro e la dignità di questo luogo – conclude il sindaco – Grazie a questo nuovo servizio. Nelle camere mortuarie sono state trovate persone a dormire, ci sono stati atti incivili verso le lapidi e c’è stato di tutto qui dentro. Con la nova amministrazione abbiamo deciso di dare un taglio secco col passato e investire sulla sicurezza».
Il servizio di vigilanza resterà attivo fino al prossimo 31 dicembre. L’amministrazione ha stanziato 30.744,00 euro da destinare alla Sec.Pro, che garantirà, in cambio, la presenza di due operatori armati (fino al 13 agosto) e poi uno (fino al 31 dicembre) per evitare l’ingresso di stranieri senza fissa dimora al camposanto.