Sanremo, una folla commossa per l’addio ad Antonio Gullo
L’operatore ecologico travolto e ucciso da un 68enne di Taggia alla guida di un’auto
Sanremo. Il feretro di legno chiaro, portato in spalla dai colleghi, su per le scale del santuario del Sacro Cuore di Gesù di Bussana. Le corone e i mazzi di fiori, che ricoprono il sagrato. L’applauso della folla, che saluta un uomo, padre di famiglia, lavoratore integerrimo, travolto e ucciso lo scorso 12 luglio da un’auto mentre stava compiendo il proprio lavoro. L’addio ad Antonio Gullo, sanremese di 51 anni, operatore ecologico di Amaie Energia e Servizi, è straziante.
«Morire sul lavoro è una disgrazia che capita tutti i giorni, non è giusto morire così», dichiara il parroco dal pulpito, accogliendo le centinaia di persone che si sono strette intorno alla famiglia dell’operaio. Tra i presenti alle esequie, il sindaco di Sanremo, Alberto Biancheri e il vice sindaco Costanza Pireri. I tecnici di Amaie, i colleghi, i dirigenti, hanno cercato con la presenza di consolare la moglie di Antonio, Daniela, il figlio Simone, la mamma Lucia e la sorella Katiuscia.
L’incidente lo scorso martedì, intorno alle 15, in pieno centro. Gullo è stato letteralmente travolto da un’autovettura che procedeva in contromano. L’auto, infatti, era uscita dalla galleria Francia, svoltando a destra e percorrendo correttamente il senso di marcia intorno alla rotonda di piazza Eroi. Poi, però, il veicolo ha cambiato improvvisamente corsia all’altezza del mercato coperto, fino all’impatto con il porter di Amaie Energia che si trovava in sosta a due passi dall’incrocio di via Morardo.
Il 68enne che era sulla vettura ora è indagato per omicidio stradale. Agli inquirenti ha detto di non ricordare nulla.