Sanità pubblica in “codice rosso”. La manifestazione della Cgil parte dai pronto soccorso

3 luglio 2023 | 11:52
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Sanità pubblica in “codice rosso”. La manifestazione della Cgil parte dai pronto soccorso

«Le liste di attesa sono terribili e quasi nessuno si presenta ai concorsi pubblici per il personale medico»

Imperia.  “Sanità pubblica se non la curi non ti cura”: con questo slogan la Cgil promuove una mobilitazione regionale a sostegno della sanità pubblica. La manifestazione si terrà a Imperia il 10 luglio dalle 10 alle 12 presso l’ospedale di Imperia.

«La Cgil a livello regionale e nazionale ha lanciato questa mobilitazione sulla sanità affinché funzioni e tenga conto delle esigenze di chi ci lavora, degli utenti, dei cittadini e dei pensionati. In regione Liguria e sul territorio di Imperia le problematiche sono tante, eclatanti ed esistano da anni» commenta Fulvio Fellegara, Segretario Generale Camera del Lavoro di Imperia che continua: «Manifestiamo il 10 luglio partendo dai pronto soccorso perché sono uno dei simboli dei disagi del territorio, non l’unico ma uno dei più grandi. I tempi di permanenza al ps sono inaccettabili per utenti e per il personale. Il motivo va ricercato nella carenza del personale sanitario: mancano specialisti e medici di famiglia e manca quindi un filtro. Anche le liste di attesa di semplici esami diagnostici sono terribili: parliamo di anni in alcuni casi per una cataratta, mesi per diversi esami che spingono chi può verso le prestazioni private e si sta assistendo ad una privatizzazione di fatto indiretta. Molti stanno rinunciando alle cure e sono due fatti terribili che pagheremo in salute da adesso nei prossimi anni» conclude Fellegara.

«Una situazione che negli ultimi tre anni è diventata devastante e nella nostra provincia lo è 10 volte di più per la caduta del sistema assistenziale, non esiste più. Ad oggi ci troviamo in una situazione drammatica: non abbiamo luoghi di cura per dare risposta ai pazienti. Abbiamo in ballo da 7 anni la privatizzazione dell’ospedale di Bordighera che non fa altro che incidere sul pubblico e ci troviamo con ulteriori proroghe. Non si presenta quasi nessuno ai concorsi, mancano medici specialisti e di chirurgia generale. Lanciamo questo allarme importante dove la partecipazione deve essere sentita dalla popolazione perché riguarda tutti noi» conclude Tiziano Tomatis.

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