RT, i sindacati confederali chiedono più soldi per il lavoratori. Dura replica di Usb

13 luglio 2023 | 19:25
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RT, i sindacati confederali chiedono più soldi per il lavoratori. Dura replica di Usb

Nota di Cgil, Cisl e Uil. Contronota firmata dal referente aziendale Alessandro Capitini

Imperia. “Non ci sono parole e commenti da fare dopo aver letto l’ultimo comunicato stampa di Cgil, Cisl e Uil a proposito delle carenze di personale in Riviera Trasporti. Quando parlano di impoverimento degli stipendi dovrebbero solamente fare mea culpa. Per anni hanno avallato le scelte aziendali sottoscrivendo accordi a perdere”. A dichiararlo è Alessandro Capitini, referente aziendale per Usb Liguria.

“Nel 2015 – continua Capitini – abbiamo perso parte degli integrativi e aggiunto a gratis mezz’ora di lavoro. Nel 2018 i sindacati confederali hanno tolto ai nuovi assunti la possibilità per 8 anni di avere il contratto di secondo livello, una vergogna che ha come conseguenza avere un lavoro sottopagato perché anche a livello nazionale le priorità al riguardo sono altre e tutto questo senza che l’azienda abbia ottenuto un qualche risultato utile. Questo è l’emblema del loro e del vostro fallimento come sindacati che dovrebbero difendere i lavoratori”.

“Ora dite che bisogna aumentare gli stipendi ma sapete benissimo che una delle basi sono i vostri accordi penosi. L’azienda e consiglio di amministrazione ancora oggi distribuisce incarichi e livelli come se navigassimo nell’oro e i beneficiari siete sempre voi. Certo che non è colpa dei lavoratori, la colpa è della politica che non fa nulla e anche e soprattutto del vostro servilismo”, – conclude Capitini.

La nota dei sindacati confederali. “Le segreterie Cgil, Cisl e Uil della Riviera Trasporti, prendendo spunto dai ripetuti articoli in merito ai continui disservizi avuti nel trasporto pubblico locale sono a ribadire che tale situazione non è da attribuire certamente alla responsabilità del poco personale di tutti i settori rimasto in RT, che da troppo tempo stringe i denti e ha visto peggiorare la qualità del proprio lavoro e le condizioni economiche e normative, a tal punto da essere fanalino di coda non solo tra le aziende liguri ma addirittura nel panorama nazionale.

La mancanza di una politica di trasporto lo si evidenzia ancor più in questo periodo estivo, dove per soddisfare esigenze “turistiche”, si dà la priorità ai vari servizi navetta piuttosto che alle corse urbane ed extraurbane. Lungi da noi snobbare qualsiasi nuovo servizio, se questo porta denaro nelle asfittiche casse, ma ignorare che la carenza di personale è il vero male di RT è quanto meno imbarazzante, sapendo che per ogni servizio aggiunto, mancherà la copertura di uomini e mezzi su altri servizi.

Si è instaurata nelle sedi di comando, e più precisamente nelle linee guida della Provincia, l’idea che i risparmi per mantenere in vita RT vadano perpetrati nelle retribuzioni dei dipendenti. Siamo oggi a dire che non ci stiamo più! Non si può più risparmiare! Non si può più asciugare il portafoglio dei lavoratori per coprire gli errori del passato!

RT uscirà con ogni probabilità dallo stallo del concordato con esito positivo, ma un minuto dopo “la POLITICA” deve dare corpo ad un rifinanziamento globale con l’intervento di tutti i comuni interessati ed in primis i comuni più importanti. Non si può sostenere un servizio con le risorse di più di 20 anni fa.
Dare nuove prospettive in termini economici e di stabilità, con un lungo affidamento in house ad esempio, attirerà certamente più candidati a nuove assunzioni.

Queste sigle sindacali hanno accompagnato l’azienda fino ad oggi con serietà e con estrema collaborazione siglato pesanti accordi che mantengono tutt’ora l’azienda in vita. Ora non basta più! Si metta mano con decisione ad un aumento del rimborso chilometrico, perché da questo devono essere ricavate le risorse per la rivalutazione delle retribuzioni dei dipendenti e le risorse per l’acquisto di nuovi mezzi necessari a garantire un servizio dignitoso” , – concludono CGIL, CISL E UIL -.