Riva Ligure, Matteo Bassetti presenta il suo libro e alle critiche risponde: «Chi contrappone la violenza alla scienza è nel torto»






«A certi ignoranti non dobbiamo dedicare più di tanto e in tutto questo io sono una vittima»
Riva Ligure. Quando si parla di Matteo Bassetti il collegamento con il Covid e la pandemia è immediato. Questa sera l’infettivologo genovese ha presentato il suo libro “Il mondo dei microbi” all’interno della rassegna “Sale in zucca” nel comune di Riva Ligure.
Covid, ricordi di quello che la pandemia ha portato con sé e strascichi all’interno della nostra società sono stati i punti toccati dal dottor Bassetti che oltre a dare uno sguardo al mondo della salute di oggi, non ha potuto esimersi dal parlare di questi ultimi anni che hanno cambiato le abitudini di tutti noi e a cui spesso lui è stato associato.
Ma si può ancora parlare di Covid? «Presto sarà eliminato anche l’obbligo dell’isolamento a cinque giorni e torneremo nella piena normalità facendo diventare il Covid una malattia come tante altre, come ormai è. Credo sia arrivato davvero il momento di voltare pagina, dopo la quarta estate è giusto guardare ad altro».
Tra i ricordi di quello che è stato, un pensiero và ai tanti sanitari che hanno vissuto uno dei momenti più difficili: «Qui presente c’è Giovanni Cenderello che è stato uno straordinario capitano delle malattie infettive di Sanremo, ha fatto un lavoro eccezionale come tuti i sanitari, che non credo abbiano poi ricevuto quello che meritavano e in questo Paese finiscono per essere sempre un po’ maltrattati».
Un libro sui microbi, perchè? «Cerchiamo di spiegare che il nostro è un mondo popolato più dai microbi che dagli esseri umani. Sono molti più di noi, si riproducono velocemente e sono su questo mondo da prima di noi. Ho cercato di raccontare in maniera semplice quello che è il mio mondo».
Le dichiarazioni di Matteo Bassetti sono sempre state motivo di discussione, da parte di molte fasce della popolazione. Una “guerra” personale che l’infettivologo ha vissuto per anni e in cui si definisce vittima: «Non si vive bene, credo che certe persone contrappongano alla scienza la violenza e quando succede si è sempre dalla parte del torto. Devo ringraziare le forze dell’ordine: appena è stato comunicato che sarei stato qui c’è stato un tam-tam da parte del mondo “No Vax” dicendo andiamo a fargli la festa. A certe persone non è rimasto più niente se non quello di insultare Bassetti, però lasciamoglielo. A questi ignoranti non dobbiamo dedicare più di tanto e in tutto questo io sono una vittima: molti pensano che essere scortati sia uno status-simbol ma è solo una privazione della propria libertà».
Presente anche il sindaco Giorgio Giuffra: «Abbiamo voluto iniziare la nostra rassegna con un appuntamento importante. Una serata in cui si capiranno tante cose e se ne scopriranno diverse. Siamo contenti di indiziare l’estate della cultura con questa manifestazione».