Il testo del nuovo articolo

Riva Ligure, contrasto all’inciviltà. Proposta di modifica al regolamento di polizia municipale

Sindaco Giuffra: «Il primo passaggio è l’educazione e non la repressione»

Giorgio Giuffra

Riva Ligure. L’amministrazione di Riva Ligure, guidata dal sindaco Giorgio Giuffra, decide di mettere un freno, ufficiale, a comportamenti scorretti, incivili e lesivi dell’altrui dignità. Come anticipato lo scorso 7 giugno dal primo cittadino, era in itinere una modifica al regolamento della polizia locale, con l’obiettivo di contrastare atteggiamenti di prepotenza, intimidatori e verbalmente aggressivi. Il prossimo 31 luglio si riunisce il consiglio comunale di Riva Ligure e all’ordine del giorno verrà discussa la modifica al regolamento della polizia municipale in questione. Se approvata, entrerà in vigore a partire dal primo gennaio 2024.

Questo il testo della modifica, che andrà ad identificarsi con l’articolo Art. 37bis: “Ritenuto che gli atteggiamenti di prepotenza, intimidatori e verbalmente aggressivi possano costituire pregiudizio per la sicurezza urbana e nocumento per la civile convivenza, è vietato, in tutte le aree pubbliche, aperte al pubblico e all’interno dei veicoli del trasporto pubblico scolastico, infastidire i giovani ed i cittadini. Dato atto che l’intervento delle forze dell’ordine, nella maggioranza delle fattispecie, non potrà che essere successivo rispetto alla perpetrazione, anche continuata, delle violazioni al presente articolo, queste si riterranno accertate anche sulla mera scorta di informazioni testimoniali assunte, da chiunque possa riferire elementi utili alla ricostruzione dei fatti. Rimane impregiudicato l’accertamento da parte degli agenti di polizia giudiziaria dei fatti aventi rilievo penale e la loro comunicazione alla competente Autorità Giudiziaria.

La violazione amministrativa sarà formalmente e direttamente contestata all’esercente la potestà genitoriale od altro soggetto previsto, ritenuto che, e per giurisprudenza consolidata della Corte di Cassazione, non può essere assoggettato a sanzione amministrativa chi, al momento in cui ha commesso il fatto, non aveva compiuto i diciotto anni. In sede di decisione dell’eventuale opposizione al verbale di contestazione, la sanzione potrà essere ridotta al minimo edittale se gli esercenti la potestà genitoriale del minore avranno previamente e congiuntamente concordato con il Servizio sociale di avviarlo a specifiche attività rieducative atte ad eliminare od attenuare le conseguenze della violazione, nonché a fargli apprendere il disvalore sociale del proprio comportamento”.

Come aveva evidenziato il sindaco Giuffra lo scorso giugno: «L’obiettivo di questo provvedimento prevede che vengano sanzionati comportamenti che provocano nocumento ad altri piuttosto che alla cosa pubblica. La volontà è di sensibilizzare i genitori affinché i propri figli si comportino in modo da permettere a tutti di vivere bene». Le sanzioni previste andranno da 300 a 1000 euro ma con una specifica: «Non siamo interessati a fare cassa o diventare ricettacolo di proteste di eventuali delatori. Il primo passaggio è l’educazione e non la repressione di determinati comportamenti» ha dichiarato il sindaco Giuffra

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