Resistenza, violenza e minaccia a pubblico ufficiale: tunisino arrestato a Ventimiglia, espulso dal prefetto
Fermato verso le 11.00 del 27 luglio, nell’ambito di un programmato servizio di squadra mista italo-francese con la polizia di frontiera
Ventimiglia. In relazione al perdurare della delicata situazione migratoria, presso la città di confine, non si arresta l’attività della Polizia di Stato, che opera nell’ambito del dispositivo di sicurezza disposto dal prefetto di Imperia e declinato in ordinanze di servizio emanate quotidianamente dal questore di Imperia.
Due giorni fa, il personale della Polizia di Frontiera di Ventimiglia, ha proceduto all’arresto, per resistenza, violenza e minaccia a pubblico Ufficiale, nei confronti di un cittadino tunisino senza fissa dimora, particolarmente pericoloso e violento.
Nel dettaglio, si tratta di un uomo di 21 anni, fermato verso le ore 11 del 27 luglio, nell’ambito di un programmato servizio di squadra mista italo-francese, durante i controlli nella stazione ferroviaria di Ventimiglia, che la Polizia di Frontiera svolge quotidianamente, secondo le direttive della I Zona di Torino e della Direzione Centrale Immigrazione e frontiera.
Alla richiesta di fornire le proprie generalità e farsi identificare, lo straniero con precedenti specifici, ha urlato frasi sconnesse in direzione degli operatori; si è rifiutato di esibire i documenti e di fornire le proprie generalità, allontanandosi dal luogo del controllo.
Gli agenti, quindi, hanno cercato di bloccarlo intimandogli ripetutamente di fermarsi per farsi identificare, ma lo straniero continuava ad urlare con tono minaccioso, scalciando e sgomitando per evitare che si avvicinassero. Riusciti a bloccarlo, con difficoltà dovute anche alla prestanza fisica del soggetto, per nulla collaborativo, il tunisino (Bouali di cognome, ndr) causava lesioni personali a due operatori di polizia, che sono dovuti poi ricorrere in ospedale per le cure mediche.
Con enorme difficoltà e con l’ausilio di altro personale, gli agenti hanno arrestato lo straniero, posto poi a disposizione dell’autorità giudiziaria, in particolare della Procura della Repubblica di Imperia, che ha proceduto a sottoporlo a processo per direttissima, dove l’arresto è stato convalidato.
Al termine del processo, tenuto conto dei precedenti e della grave condotta posta in essere dal tunisino, il prefetto di Imperia Valerio Massimo Romeo, dopo aver manifestato piena solidarietà ai due poliziotti feriti, ha emesso il provvedimento di espulsione coattiva dal territorio nazionale, a cui il questore Giuseppe Felice Peritore, tramite personale della Polizia di Frontiera e della Questura di Imperia, ha dato esecuzione con l accompagnamento al Centro Rimpatri di Milano.
Piena solidarietà è stata espressa agli Agenti anche da parte della Direzione Centrale Frontiera e Immigrazione del Ministero dell’Interno, tramite il Dirigente del Settore dottor Martino Santacroce e da parte del Questore di Imperia Giuseppe Peritore. Nonché del Direttore della Zona Polizia di Frontiera Piemonte Liguria e Valle d’Aosta Francesco Borrè.