Punto nascite a Sanremo, Robaldo e Ventimiglia chiamano la mobilitazione
Il sindaco Alberto Biancheri audito oggi in commissione sanità regionale. Maggioranza e minoranza: «Comitato civico e stato di agitazione»
Sanremo. «Costituire un comitato cittadino e favorire lo stato di agitazione della cittadinanza con l’obiettivo di creare una massa critica di utenti della sanità locale pronta a scendere in piazza per vigilare sulla riapertura del punto nascite di Sanremo». Le proposte, lanciate nel consiglio comunale odierno, provengono da due consiglieri comunali di fronti opposti. La prima è di Daniele Ventimiglia (capogruppo della Lega), mentre la seconda e più radicale appartiene a Mario Robaldo (Civici per Sanremo, ex Pd).
La riattivazione del reparto di Ginecologia-Ostetricia dell’ospedale Borea di Sanremo è tornata questa sera all’ordine del giorno del parlamentino matuziano, riunitosi a Palazzo Bellevue. A portare l’argomento in discussione è stato il sindaco della città Alberto Biancheri che ha riferito della sua audizione nella commissione sanità regionale avvenuta nel primo pomeriggio a Genova.
«Qualora il piano socio sanitario regionale dovesse prevedere in via definitiva un solo punto nascite per la provincia di Imperia, ho ribadito, in commissione sanità, che questo dovrà tornare nell’ospedale di Sanremo. Non per ragioni campanilistiche ma storiche, che risalgono agli accordi presi quando alla direzione generale di Asl1 c’era Mario Cotellessa e si era previsto di avere al Borea il centro d’emergenza provinciale, nell’ospedale di Imperia quello delle specializzazioni e al Saint Charles di Bordighera i trattamenti di riabilitazione. Ci ritroveremo a inizio settembre con il direttore di Asl1 Luca Stucchi e l’assessore regionale alla Sanità Angelo Gratarola per fare il punto della situazione», – ha spiegato Biancheri -.