Parco delle Alpi Liguri, siglata convenzione con l’associazione nazionale carabinieri per il presidio del territorio

Sanremo. Ci saranno anche gli uomini e le donne dell’Associazione Nazionale Carabinieri (A.N.C.) a presidiare il vasto e bellissimo territorio del Parco delle Alpi Liguri. E’ stata infatti siglata stamani la convenzione approvata nel consiglio di amministrazione del parco, tenutosi martedì 11 luglio, con l’Associazione Nazionale Carabinieri – Nucleo regionale di Volontariato di Protezione Civile Liguria, che da sempre è in prima linea nell’impegno sociale per il Paese.

E’ la prima volta, in provincia di Imperia, che gli appartenenti all’A.N.C. svolgono funzioni di “guardiaparco” nell’immenso territorio delle alpi liguri. Il compito dei volontari, come sottolinea il presidente della sezione di Ventimiglia di A.N.C., Ernesto Fresca Fantoni, sarà quello di monitorare e controllare il parco, ma anche dare informazioni ed eventuale ausilio ai turisti e ai frequentatori dell’area, sia in autonomia che in collaborazione con la guardia del parco.

In attesa di pubblicare le date delle prove del concorso per Guardiaparco, l’Ente ha intrapreso di comune accordo con l’A.N.C. una collaborazione per l’attività di presidio dell’area protetta, mediante servizi da svolgersi direttamente sul territorio, con finalità di monitoraggio e supporto per escursionisti e visitatori.

«Si tratta – commenta il presidente del parco Alessandro Alessandri – Di un’ottima iniziativa, che si avvale di persone competenti e con requisiti di alta professionalità che saranno fondamentali in quest’opera di monitoraggio del territorio, per tutelarne la sicurezza e l’integrità. In più, l’A.N.C. svolge un ruolo di protezione civile utile anche dal punto di vista del supporto agli utenti, siano essi escursionisti, ciclisti o visitatori».

«Siamo entusiasti di questa nuova collaborazione con l’Ente Parco delle Alpi Liguri, che evidenzia il nostro impegno per la società, anche nell’ambito della protezione civile, valorizzando il volontariato di persone che, una volta dismessa la divisa, continuano a svolgere un ruolo fattivo di protezione e presidio sociale», concludono l’ispettore regionale dell’Associazione Giampiero Fiora ed Ernesto Fresca Fantoni.