Palazzo Bellevue condannato sul caso scuolabus, Pireri: «Sentenza ingiusta»

12 luglio 2023 | 18:06
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Palazzo Bellevue condannato sul caso scuolabus, Pireri: «Sentenza ingiusta»

La replica della ditta esclusa, secondo il Tar Liguria illegittimamente: «Ci è stato impedito di svolgere il servizio»

Sanremo. «Una sentenza sproporzionata e ingiusta quella giunta oggi dal Tar Liguria, rispetto alla quale gli uffici comunali sono al lavoro con il proprio legale per le valutazioni del caso. Ricordiamo che la Turismo Fratarcangeli si era rifiutata di eseguire il servizio alle condizioni offerte in sede di gara e che grazie alla proroga del precedente affidamento, accettata dal gestore uscente, si è riusciti a garantire per l’anno scolastico 2022 2023 il servizio di trasporto scolastico alle famiglie». Con queste parole l’assessore ai Servizi Sociali e Scuole, nonché vicesindaco, Costanza Pireri, commenta la sentenza di condanna (vedi correlato) pubblicata oggi dal Tar Liguria sul caso dell’affidamento del servizio scuolabus per l’anno 2022/2023. Una sentenza che non ha utilizzato mezzi termini nello stigmatizzare l’operato dell’amministrazione Biancheri.

La replica dell’azienda. «Prendiamo atto con soddisfazione della sentenza del Tar Liguria che ha pienamente accolto le nostre ragioni – sostenute in giudizio dall’Avvocato Aldo Ceci – e chiarito che la nostra ditta non ha commesso alcun inadempimento, in quanto i problemi creatisi all’avvio del servizio dello scorso anno scolastico sono stati unicamente causati dall’illegittimo comportamento del Comune di Sanremo», – spiegano dalla Turismo Fratarcangeli sas di Frosinone -. «Operiamo nel settore del trasporto scolastico in tutta Italia da oltre 40 anni e da sempre la nostra priorità è la soddisfazione dell’utenza e delle amministrazioni affidatarie. Avremmo voluto svolgere il servizio anche a Sanremo dopo essere stati individuati come la migliore offerta da parte della Regione, ma di fatto ci è stato impedito. Speriamo di poterlo svolgere negli anni futuri nell’interesse di tutti; se non fosse possibile, ne prenderemo atto e continueremo a far valere le nostre buone ragioni nelle sedi opportune».