Imperia, convegno Uil sul Terzo Settore: «Ottenere in tempi rapidi un contratto di lavoro unico»
In Liguria le lavoratrici e i lavoratori sono circa 9 mila, 2 mila quelli presenti nell’imperiese. Numerosi sono anche gli enti che operano nel terzo settore: 362.634 in Italia, 7.630 in Liguria (tra cooperative e associazioni)
Imperia. Una giungla che riguarda i contratti e controparti datoriali aggrappate a vecchi schemi alle quali Uil Liguria e Uil Fpl Liguria chiedono un salto di qualità per il Terzo Settore, ed in particolare per il comparto socio-sanitario. «Occorre una visione lungimirante che, insieme alle istituzioni, chiamate in causa anche nel corso del convegno, possa tendere a garantire la soddisfazione professionale degli operatori ed il loro benessere lavorativo di tutti gli addetti. In Liguria non si può prescindere da un dialogo costante con le istituzioni perché, per la Uil, sono il soggetto chiamato a garantire l’applicazione dei dettami costituzionali». Questo al centro del convegno della Uil che si è svolto in biblioteca questa mattina e che proseguirà fino al tardo pomeriggio. Il Terzo settore in Italia negli ultimi venti anni ha registrato una crescita esponenziale anche in Liguria. Il comparto tocca a livello nazionale oltre 861.919 dipendenti di cui 500 mila solo nel settore socio-sanitario. In Liguria le lavoratrici e i lavoratori sono circa 9 mila, 2 mila quelli presenti nell’imperiese. Numerosi sono anche gli enti che operano nel terzo settore: 362.634 in Italia, 7.630 in Liguria (tra cooperative e associazioni). Queste cifre tratteggiano un comparto florido ma che necessita di maggiore attenzione per la buona occupazione e per il buon servizio reso all’utenza.
Uno degli obiettivi di Uil e Uil Fpl, sia a livello locale che nazionale, rimane l’apertura di tutti i tavoli di trattativa entro dicembre 2023 per il rinnovo dei Ccnl scaduti.
«Abbiamo bisogno dell’istituzione di tavoli contrattuali permanenti con i sindacati veramente rappresentativi per garantire lavoro di qualità a tutti gli addetti ed un servizio ai cittadini all’altezza della nostra Costituzione”- il messaggio sindacale nel corso del convegno “Articolo 32: la salute è un diritto costituzionale. “Spezziamo le catene di montaggio del socio – sanitario: professionalità, competenze e risorse al servizio dei cittadini”, organizzato da Uil Liguria e Uil Fpl Liguria».
«È una campagna quella della Uil Liguria- spiega Alfonso Pittaluga, segretario regionale Uil- insieme in questo caso alla UIL FPL che mette al centro il tema della sanità e del sociale. Oggi la puntata che svolgiamo ad Imperia ha come elemento centrale della discussione quello delle politiche sociali, di come affrontiamo i problemi delle famiglie, delle tante fragilità e anche quelli che lavorano nelle strutture dedicate a questo segmento così importante della nostra vita civile. La Uil ha delle idee che vanno nella direzione di chiedere alle istituzioni un impegno importante in gradi di affrontare i problemi che abbiamo oggi. Per noi i diritti sono elementi sono importanti, centrali e vanno fatti vivere quotidianamente. La Uil Liguria si impegna in questo chiedendo alla politica di fare la sua parte»
«Ci sembrava necessario stimolare-Milena Speranza, segretaria generale Uil Fpl Liguria- l’attenzione verso un settore che spesso resta un po’ indietro rispetto alle dinamiche che ci sono sulla nostra sanità, sul nostro sociale. È un mondo particolare che ha bisogno di essere rivisto anche in una riorganizzazione specifica che vede più al centro le persone. Noi riteniamo che le persone che sono poi accolte in strutture sono comunque persone che hanno bisogno di essere assistite su un livello sanitario ma anche un livello di qualità della vita che non può finire lì dentro, siamo contro i ghetti fatti così nelle strutture dove l’anziano viene un po’ abbandonato dall’assistenza vera e propria e dalla qualità della vita che deve avere. Riteniamo che l’anziano deve stare bene gli ultimi anni della sua esistenza e lo debba passare nella qualità più assoluta. Noi siamo qui oggi per stimolare i ragionamenti e trovare anche idee. Crediamo che non ci si possa fermare soltanto a quanto possano essere importanti gli accreditamenti relativamente a numeri, costi ma soprattutto vogliamo che si pensi all’utenza che in questi servizi entra e ai bisogni che hanno. All’interno di queste strutture ci lavora un personale specializzato e riteniamo che anche verso di loro ci vada un’attenzione che va dalla formazione, dalla qualità della vita che gli si propone. Riteniamo che anche per loro ci debba essere un momento specifico e dedicato che deve essere di formazione professionale ma anche quello di individuare quello che sono i tempi che loro devono dedicare all’utenza».
«Un incontro importante- afferma Pietro Bardoscia, segretario nazionale Uil Fpl Terzo Settore- perché oggi abbiamo rimesso al centro un argomento determinante che è quello della salute ma dietro a questo argomento poi occorrono i fatti pratici, ossia servono investimenti nella sanità, nel settore socio sanitario assistenziale. Dobbiamo fare in modo che i professionisti sanitari che operano all’interno delle strutture socio sanitarie debbano avere i giusti riconoscimenti economici e normativi. Quando noi rinnoviamo contratti e quindi aumenta il costo del lavoro, abbiamo bisogno che dalla Regione Liguria, ci sia un riconoscimento immediato delle rette. Se non avviene questo automatismo c’è un corto circuito che non permette a noi di portare a termine i rinnovi contrattuali, noi dobbiamo essere consapevoli che se non c’è uno sforzo dei sindacati e delle Regioni che devono adeguare le regole, i lavoratori non ottengono i giusti riconoscimenti»
«Il terzo settore che è strategico nel nostro territorio- spiega l’assessore regionale Marco Scajola– spesso quello che viene fatto non appare come dovrebbe apparire, perché è un lavoro silenzioso fatto di assistenza e cura alla persona e quindi è un lavoro strategico e unico».
«Temi sempre di attualità- spiega il sindaco Claudio Scajola– e tanto più in questi tempi dove la popolazione invecchia. Imperia ha un record di popolazione anziana e vuol dire che si vive bene ma è un settore che ha bisogno di attenzione perché ci vuole maggiore copertura soprattutto nei confronti del socio sanitario».
«Il Terzo Settore è un servizio pubblico. Le lavoratrici e i lavoratori che vi operano garantiscono servizi i servizi pubblici alle cittadine e ai cittadini di questa regione – spiegano Mario Ghini segretario generale Uil Liguria. «Occorre quindi ottenere in tempi rapidi un contratto di lavoro unico» chiede il segretario generale nazionale della Uil Fpl Domenico Proietti, un contratto per tutto il settore socio sanitario assistenziale ed educativo, armonizzandolo ai contratti pubblici nel modo più equo possibile: non vogliamo più assistere a catene di montaggio che mettono a rischio il servizio ma anche la salute e la sicurezza degli operatori che operano, ad esempio, nel settore socio-sanitario». La sanità italiana, come quella regionale, è una giungla e non esiste solo il nodo dei rinnovi contrattuali. «Per tutti coloro che erogano servizi sanitari pubblici pretendiamo che per la stessa professionalità e mansione venga corrisposto lo stesso trattamento economico e gli stessi diritti. Al momento, avere una sanità a misura di cittadino è un diritto costituzionale che ogni giorno viene disatteso», chiudono i sindacalisti di Uil Liguria e Uil Fpl.