Il “tortello di Terzorio” tenta la registrazione nell’Atlante regionale dei prodotti tradizionali della Liguria

27 luglio 2023 | 16:10
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Il “tortello di Terzorio” tenta la registrazione nell’Atlante regionale dei prodotti tradizionali della Liguria
Il “tortello di Terzorio” tenta la registrazione nell’Atlante regionale dei prodotti tradizionali della Liguria
Il “tortello di Terzorio” tenta la registrazione nell’Atlante regionale dei prodotti tradizionali della Liguria
Il “tortello di Terzorio” tenta la registrazione nell’Atlante regionale dei prodotti tradizionali della Liguria
Il “tortello di Terzorio” tenta la registrazione nell’Atlante regionale dei prodotti tradizionali della Liguria

Una sifda lanciata dall’amministrazione guidata dal sindaco Valerio Ferrari e dall’Associazione “Terso Seia e Ancoi”

Terzorio. Le eccellenze del territorio sono costituite da tante piccole specialità che le rendono uniche. I “terzorini” vantano con grande orgoglio la paternità del “tortello di Terzorio” tanto che, dopo avergli dedicato una festa lo scorso 21 luglio, stanno avviando la procedura per registrarlo nell’Atlante Regionale dei prodotti tradizionali della Liguria.

Una iniziativa promossa dall’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Valerio Ferrari, con la collaborazione dell’Associazione “Terso Seia e Ancoi”, volta alla valorizzazione e promozione delle particolarità del paese, con l’obiettivo di aumentare l’attrattività del borgo e, di conseguenza, lo sviluppo economico.

Un progetto che inizia da eventi legati alla promozione del prodotto tipico, condizione essenziale per la sua certificazione e che si pone come obiettivo finale quello di ottenerne la commercializzazione, come la vendita del prodotto o nei menu di ristoranti e locali.

Ma qual è la storia del “tortello di Terzorio”? Il piatto tipico è una variante della tradizionale “torta verde” fatta di verdure, ripiena di bietole, uova e riso. La differenza sta nella cottura del tortello che non viene messo in forno ma fritto in padella in abbondante olio d’oliva. Il perché di questa scelta va ricercata nella “storia energetica” del borgo in quanto fin dal XVI secolo a Terzorio esisteva un unico forno comune, dove gli abitanti potevano recarsi ogni due settimane circa per cuocere i loro prodotti. Per ottimizzare i tempi e non aspettare troppi giorni, le famiglie iniziarono quindi a friggere l’impasto farcito con le verdure nell’olio di oliva, prodotto nel borgo stesso. Il tortello ha inoltre due versioni:in quella invernale il ripieno è di bietole, mentre in quella estiva è fatto di zucchina trombetta.