«Finito il tempo degli uomini neri. Alle porte dei sindaci sempre più imprenditori veri»

11 luglio 2023 | 19:53
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Nella sala conferenze dell’hotel Royal l’assemblea generale di Confindustria Imperia. Ospite l’economista Carlo Cottarelli: «Giusto l’aumento dei tassi di interesse. L’Italia sta crescendo come non si vedeva da anni grazie alla caterva di soldi arrivati dall’Europa»

Sanremo. «Sembra finito il tempo degli uomini neri che fino a un decennio fa si presentavano alle porte dei sindaci con progetti inverosimili. Da alcuni anni a questa parte gli investitori che si palesano nei comuni della nostra provincia hanno il volto di imprenditori seri, spesso portatori di grandi capitali di origini straniere». E’ una sintesi fulminante, che guarda con un rapido colpo d’occhio agli ultimi vent’anni di operazioni immobiliari nel Ponente ligure – caratterizzate da insanabili incompiute e avvisi di garanzia -, quella operata questa sera dal vicepresidente della Provincia Armando Biasi, nel corso dell’assemblea generale 2023 di Confindustria Imperia che si è tenuta presso la sala congressi dell’Hotel Royal Sanremo.

L’evento di quest’anno aveva come tema principale la capacità di attrarre investimenti stranieri nel Ponente Ligure, considerata un’opportunità da cogliere per fornire una prospettiva di crescita al territorio. Tra gli ospiti di spicco, l’economista di fama internazionale ed ex senatore Carlo Cottarelli che ha introdotto i lavori della tavola rotonda, moderata dal caporedattore Economia del Corriere della Sera, Nicola Saldutti.

L’assemblea, presieduta da Barbara Amerio, presidente di Confindustria Imperia, CEO del Gruppo Permare e presidente di Autostrada dei Fiori Spa, si è rivelata un momento di riflessione sulle potenzialità del territorio locale, sugli scenari internazionali che possono favorire gli investimenti esteri in Italia e sulle azioni necessarie per superare gli ostacoli che spesso li impediscono. «Crediamo fortemente che il rilancio economico e sociale del Ponente Ligure passi dalla sua capacità di attrarre investimenti dall’estero, vera chiave di volta per la crescita di settori chiave come il turismo, la nautica e l’agroalimentare, – ha spiegato, in apertura, la presidente Amerio -. La nostra convinzione si basa sull’invito ad agevolare gli investitori stranieri a credere nelle potenzialità del nostro territorio, un invito che abbiamo già lanciato nell’assemblea dell’anno scorso a Ventimiglia e che oggi sta portando i primi frutti. La nostra provincia si sta caratterizzando per essere una cerniera tra la vicina Costa Azzurra e il nord Italia, un’immagine in controtendenza rispetto a quella della terra di confine».

Tra gli altri manager d’eccezione erano presenti Giuseppe Noto (Marina di Ventimiglia) e Gianluca Petrera (Portosole Cnis) che hanno presentato due importanti progetti delle rispettive società. Se questi progetti completeranno con successo il loro iter, essi avranno ricadute sul territorio per diverse centinaia di milioni di euro. Marina Development Corporation sta lavorando su un investimento previsto dal fondo internazionale BDF gestito da Namira Sgr, che riguarda la città di Ventimiglia. A partire dalla destinazione Borgo del Forte, un complesso residenziale e non solo che sorgerà a monte del porto turistico di Cala del Forte. Nel frattempo, il gruppo Reuben Brothers, proprietario di Portosole Cnis, ha in corso un investimento in project financing per il rifacimento di tutto il waterfront della città di Sanremo. Infine, Enrica Delgrosso è intervenuta come Direttore Nord-Ovest SACE (società per azioni controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze) sull’export credit.

In rappresentanza della politica locale erano presenti il vice presidente della Provincia, nonché sindaco di Vallecrosia, Armando Biasi. Quindi il sindaco di Bordighera Vittorio Ingenito, quello di Taggia Mario Conio, di Dolceacqua Fulvio Gazzola, il vicesindaco di Imperia Giuseppe Fossati e gli assessori del Comune di Sanremo Massimo Donzella e Giuseppe Faraldi. I saluti istituzionali a nome del sindaco della Città dei fiori Alberto Biancheri sono stati affidati a Donzella che ha annunciato: «Abbiamo schedato oltre 200 edifici presenti tra l’ex stazione ferroviaria e piazza Colombo. Di questi molti non hanno alcun pregio architettonico particolare, nulla a che vedere con la Belle époque che ha contraddistinto gli anni di gloria di Sanremo. Grazie al lavoro portato avanti dall’amministrazione comunale daremo la possibilità ai proprietari di demolire e ricostruire».

«Bonus facciate, bonus biciclette, bonus di ogni tipo hanno spinto la domanda per mezzo dall’immensa iniezione di liquidità della Banca centrale europea durante il periodo Covid. Il risultato è stata una ripresa più rapida del previsto a livello mondiale. Andrebbe tutto bene se non fosse che è tornata a farci visita una cosa che non vedevamo da molto tempo: l’inflazione». A dirlo è stato Carlo Cottarelli che ha tracciato un quadro della situazione finanziaria internazionale e nazionale. «L’impennata dell’inflazione è iniziata prima della guerra in Ucraina, nella tarda primavera del 2021. A causarla è stata un’esagerazione necessaria. La spinta alla domanda incentivata dai governi e dalla Bce. Una spinta esagerata rispetto alle capacità di produzione. Un errore giustificabile dall’incertezza dell’economia nel periodo della pandemia. Ecco, la risposta delle banche centrali alla fine è arrivata. Credo che la Bce non stia sbagliando a rialzare i tassi d’interesse. Venendo all’economia italiana –  ha continuato l’economista -, essa sta crescendo come non faceva da anni. Grazie in particolare al turismo che sta in parte sostituendo la debolezza del settore manufatturiero. Io credo che quest’anno potremo chiudere con una crescita del pil dell’1,1 percento, superiore alle aspettative».

Sempre Cottarelli: «Quali sono le incertezze del nostro sistema? Siamo un’economia che naviga bene se il mare è tranquillo. Noi, la Spagna e il Portogallo adesso stiamo andando bene. Meglio della grande Germania. Se il mare dei mercati va in tempesta, potremo tornare ad avere problemi. Questo perché continuiamo a essere considerati un Paese a rischio, non tanto dagli imprenditori ma per i capitali finanziari. Nell’area euro rimaniamo lo Stato con lo spread più alto, con circa zero virgola cinquanta punti in più della Grecia. Burocrazia e lentezza della giustizia sono zavorre che continuiamo a portarci dietro. In particolare la riduzione della burocrazia, a mio avviso, dovrebbe essere il primo punto del mandato di un governo. Idem sul fronte della giustizia civile. Poi c’è il tema dell’immigrazione. Gli immigrati sono necessari al nostro sistema Paese, per il mercato del lavoro e sul fronte della previdenza pensionistica. Bene ha fatto il governo ad alzare a 150 mila l’anno la quota di immigrati regolari. Si è riconosciuto che questo è il quoziente minimo indispensabile per tenere in piedi le cose».

La parola è poi tornata alla presidente di Confindustria Barbara Amerio: «Abbiamo preso in esame gli investimenti di fondi di private equity e venture capital, per il periodo 2017/2022 nella regione Liguria, prendendo come fonte un’analisi condotta da AIFI e PWC. Stando a questi studi la pandemia che abbiamo vissuto ha toccato pesantemente il livello di investimenti pre-covid per poi riprendersi prepotentemente nel 2022. Il 2022 ha segnato una triplicazione degli investimenti passati da 200 a quasi 600 milioni di euro nella nostra regione. In particolare, se si osserva la dinamica degli investimenti di Fondi Internazionali la crescita è esponenziale, passata dal 2021 al 2022, da 90 a 453 milioni di euro, con un livello di crescita quadruplicato, mentre gli investimenti di Fondi Domestici hanno comunque segnato un+ 30%. In questo quadro si inserisce la Provincia di Imperia che propone le migliori e favorevoli condizioni per attrarre investimenti».

La tavola rotonda è proseguita con l’intervento dell’amministratore delegato del fondo Reubun Brothers Italia Gianluca Petrera: «Sicuramente per noi la scelta di Portosole Sanremo nasce dalla sua vicinanza con la Costa Azzurra. Un’evoluzione naturale di prossimità, dettata dal fatto che gli investitori da me rappresentati, i fratelli Reuben, hanno conosciuto il territorio vivendolo in prima persona, scoprendo che la Riviera dei fiori non è poi così distante dalla vicina Francia in termini di potenzialità. I primi investimenti del gruppo in Italia sono avvenuti proprio a Sanremo. Con Portosole siamo intervenuti per risanare una situazione pregressa che si portava dietro incognite come l’ecomostro. In pochi anni abbiamo dato una svolta, anche grazie alla collaborazione con gli enti pubblici e un’Amministrazione locale lungimirante. E’ chiaro che poi noi cerchiamo sempre di guardare al futuro. In questo contesto abbiamo messo gli occhi sull’operazione del Portovecchio. Adiacente al nostro. Non ci rimane che incrociare le dita».

La chiosa è stata offerta dal manager Giuseppe Noto, alla guida di Marina Development Corporation: «I nostri progetti di rigenerazione urbana sono legati allo sviluppo a terra dei porti turistici. Stiamo lavorando su due importanti investimenti, Marina di Ventimiglia e di Marina di Pisa, per un valore complessivo di 500 milioni di euro. Abbiamo fatto stimare da Nomisma i benefici della rigenerazione urbana. Per Ventimiglia il volano stimato è nell’ordine di 2,8 volte il valore investito, per un indotto di 540 milioni durante la fase di realizzazione e centinaia di posti di lavoro creati. Secondo i nostri calcoli certificati, l’investimento che stiamo portando a Ventimiglia vale pro capite come tre Expo di Milano».

A margine dell’assemblea si è espresso anche l’assessore regionale all’Urbanistica Marco Scajola: «Attrarre investimenti stranieri nel Ponente Ligure è una tra le priorità che Regione Liguria condivide con Confindustria Imperia per una prospettiva di crescita al territorio – spiega l’assessore Scajola -. In tal senso, mi associo alla visione degli imprenditori e delle associazioni di rappresentanza. Credo nell’importanza di una strategia politica che favorisca i collocamenti esteri nel nostro Paese e che intervenga, quando necessario, con azioni mirate a rimuovere gli impedimenti che spesso li ostacolano. La crescita di settori chiave come il turismo, la nautica e l’agroalimentare potrà essere così agevolata. Ma non solo. Secondo le proiezioni di Ance sui dati emessi da Bankitalia, la Liguria sarà la regione italiana dove crescerà maggiormente l’occupazione nell’edilizia, in particolare grazie alle opere previste dal PNRR, con un incremento dell’occupazione previsto dell’8,4% l’anno da qui al 2026. La domanda di lavoro generata dal PNRR, superiore alla media italiana, riguarderà operai semplici e specializzati, ingegneri, architetti e tecnici.

Gli investimenti nella nostra Regione in infrastrutture e mobilità sono strettamente correlati ai lavoratori impiegati per la realizzazione di queste opere. La partecipazione alla formazione continua organizzata dal mio assessorato coinvolge l’11,4% dei cittadini liguri, un valore superiore al dato nazionale e a quello del Nord-Ovest pari al 9,6%. Questa assemblea, alla presenza di illustri protagonisti dell’economia, è un momento di riflessione sul nostro territorio per il rilancio economico e sociale del Ponente ligure. Ringrazio, pertanto, Barbara Amerio, presidente di Confindustria Imperia, Ceo del Gruppo Permare e presidente di autostrada dei Fiori Spa, dell’opportunità».