Dimar contro Comune di Ventimiglia, il Tar dà ragione alla società di grande distribuzione

3 luglio 2023 | 14:00
Share0
Dimar contro Comune di Ventimiglia, il Tar dà ragione alla società di grande distribuzione

Annullata ordinanza dell’ente pubblico

Ventimiglia. Il Tribunale amministrativo regionale (Tar) della Liguria ha accolto il ricorso presentato dalla società Dimar S.p.A. contro l’ordinanza del 27 settembre 2022 con la quale il Comune di Ventimiglia obbligava la società a «procedere al ripristino dello stato dei luoghi mediante demolizione delle opere e attrezzature» che, a detta dell’ente, costituivano «un’illegittima mutazione d’uso» da “vendita all’ingrosso” a “vendita al dettaglio” dei locali di via San Rocco, 18, a Ventimiglia, dove ha sede la Dimar. 
Con la sentenza pronunciata lo scorso 30 giugno, il Tar ha dato ragione alla società attiva nel settore della grande distribuzione, annullando l’ordinanza comunale.

La “guerra” tra Comune e Dimar a Ventimiglia va avanti da tempo. Mentre la società afferma di svolgere l’attività di rivendita all’ingrosso, il Comune da tempo le contesta di effettuare il commercio al dettaglio in un immobile che sarebbe invece destinato ad attività produttiva, «avendo realizzato così un’illegittima mutazione d’uso – si legge nella sentenza del Tar – Che, in ragione delle previsioni urbanistiche della zona, potrebbe essere autorizzata unicamente con permesso di costruire in deroga».

Un permesso, anzi due, che, si legge sempre nel documento, la Dimar ha ottenuto nel 2017 e nel 2019 «per la variazione urbanistica di una parte di superficie dell’immobile in media struttura di vendita per il commercio al dettaglio» ma la società, non avendo ancora terminato le opere, «non ha ancora richiesto il rilascio dell’autorizzazione commerciale di rivendita al dettaglio». Questo il motivo per cui, ad oggi, l’intero immobile di via San Rocco risulta classificato come “produttivo”.

Già nel 2019 il Comune aveva contestato alla società la violazione della normativa regionale inerente il commercio, irrogando la relativa sanzione pecuniaria per l’esercizio del commercio al dettaglio senza autorizzazione. Ad essere contestata, in particolare, era la vendita di prodotti in favore dei soci della cooperativa “Il Monferrato nuovo” che, secondo l’ente, era qualificabile come vendita al dettaglio, non ammessa nell’immobile. A dar manforte alla tesi del Comune erano stati i controlli svolti dalla polizia locale, che aveva accertato 22 casi su 23 di vendita «effettuata individualmente ai soci di cooperative […] senza che essi agissero in nome o per conto della cooperativa, ma semplicemente dichiarassero nello stesso esercizio commerciale di Dimar di volersi associare alla stessa, con tesseramento effettuato immediatamente dallo stesso personale di Dimar».

Anche in questo caso, ad avere la meglio era stata la Dimar: il Tribunale civile di Imperia, infatti, con sentenza del 17 febbraio 2021, poi passata in giudicato, aveva annullato la sanzione, ritenendo l’attività della società “vendita di prodotti all’ingrosso”.