Coordinamento Stage & Indies contro il regolamento del Festival di Sanremo 2024

10 luglio 2023 | 17:44
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Coordinamento Stage & Indies contro il regolamento del Festival di Sanremo 2024

«Facciamo appello al ministro Gennaro Sangiuliano, che sappiamo attento a queste tematiche culturali, affinchè  intervenga per inserire una quota di tutela delle imprese del nostro Paese»

Sanremo. Di seguito riportata la nota stampa diffusa dal Coordinamento Stage & Indies in merito al regolamento del Festival di Sanremo 2024:

«E’ uscito il regolamento del Festival di Sanremo 2024 con le sue tradizioni e novita’, presentato ieri sera in piena estate al Tg1. Tutto bene (o quasi). Infatti, manca al contrario della Francia e di altri paesi avanzati, una quota riservata alle sole imprese italiane al 100%, in genere le piccole e medie imprese della discografia che rinnovano il panorama musicale italiano senza tutele nel proprio Paese e che contribuiscono alla realizzazione dell’80% dei progetti musicali presenti sul mercato e al 70% dei piccoli e medi eventi dal vivo presenti in Italia», fanno sapere dal Coordinamento Stage & Indies.

«Infatti nel 2023 al Festival di Sanremo furono proposte 600 canzoni dai big e 1200 dai giovani circa: e sulle 28 selezionate, solo 4 erano dedicate alle case discografiche totalmente italiane, con una quota pari soltanto all’8%», prosegue la nota stampa:

«Questo lo stato grave dell’arte. Serve un intervento del Ministero della Cultura sul Comune di Sanremo e sulla Rai che inserisca una quota del 40% per ie imprese nazionali discografiche indipendenti a Sanremo 2024, con le stesse tutele che troviamo in Francia e in altri Paesi avanzati che tutelano le start up e le piccole e medie imprese musicali e culturali del proprio Paese contro lo strapotere delle multinazionali musicali.

Facciamo appello al ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, che sappiamo attento a queste tematiche culturali, affinchè  intervenga per inserire una quota di tutela delle imprese del nostro paese al prossimo Festival di Sanremo e nelle prossime kermesse tv a partire dall’autunno prossimo affinche’ si attengano a profili etici e professionali capaci di tutelare le imprese, il lavoro creativo e l’occupazione culturale e musicale nel nostro paese. Inoltre, sempre al prossimo Festival di Sanremo, si tuteli la pluralita’ delle voci con le emissioni di bandi realizzati da piu’ soggetti diversi e con gli spazi presenti nelle piazze centrali di Sanremo dedicate a tutti i generi e gli stili muiscali, senza esclusioni».