Bordighera, sopralluogo nella scuola di via Napoli distrutta da un incendio. Laganà: «Vederla così fa male»
Lavori per circa due milioni di euro, i tempi per la riapertura restano incerti
Bordighera. «E’ la prima volta che abbiamo l’accesso a tutti gli effetti. Il Comune ha invitato la ditta, le compagnie assicuratrici e un’equipe di periti e siamo entrati per valutare a quanto ammontano i danni. Fa male vedere così una scuola appena finita. E’ una pugnalata e io la vivo nella triplice veste di assessore, cittadino e neo papà. Speriamo che le questioni legali e assicurative possano venirci incontro per i danni causati da questo incendio». Lo dichiara il vicesindaco e assessore di Bordighera Marco Laganà, che insieme al collega assessore Walter Sorriento e ai tecnici, ha effettuato stamani un sopralluogo nel cantiere della nuova scuola dell’infanzia di via Napoli, andata in fiamme per motivi mai chiariti il 27 giugno del 2022, quando era ormai pronta per accogliere i bimbi a settembre.
Iniziata a costruire nel 2018, la nuova scuola comunale è costata 5,7 milioni di euro. A realizzarla è stata la ditta Kareko Srl, aggiudicataria della gara, e dunque responsabile del cantiere anche al momento dell’incendio. Successivamente all’evento, però, il Comune aveva scoperto che al momento del rogo il cantiere non era coperto da assicurazione in quanto la ditta appaltatrice dei lavori non aveva rinnovato (da circa un anno) la polizia assicurativa.
Ora non resta che contare i danni e lavorare per rendere sicuro e agibile l’edificio. «Aspettiamo il compiuto metrico per rimettere in sesto la scuola – spiega Laganà -. Se l’iter assicurativo dovesse essere tropo lungo, il Comune dovrà impegnarsi per far fronte alle spese, che ammontano a circa un milione e 800mila euro, ma bisogna tenere presente anche l’aumento dei materiali e poi bisognerà procedere alla bonifica di uno stabile che andrà a ospitare dei bambini».
I tempi per la riapertura restano incerti: «Prima dobbiamo avere il dato dell’importo dell’esecuzione dei lavori – conclude il vicesindaco – Anche perché siamo sulla strada di una scuola che a settembre riaprirà e dobbiamo dunque fare diverse valutazioni».