Benessere e cura degli animali, il Comune di Sanremo si porta all’avanguardia

28 luglio 2023 | 07:30
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Benessere e cura degli animali, il Comune di Sanremo si porta all’avanguardia

Lunedì l’approvazione del nuovo regolamento municipale. Patentino per i proprietari di cani, campagne di sensibilizzazione anti abbandoni, multe per i rinunciatari e norme a tutela di api e ricci

Sanremo. Verrà portato in approvazione nel prossimo consiglio comunale in programma lunedì, 31 luglio, il nuovo regolamento municipale inerente la tutela e il benessere degli animali. Dopo un periodo di gestazione durato circa tre anni, a centrare l’obiettivo di dotare Palazzo Bellevue di uno strumento simile e all’avanguardia è l’assessore all’Ambiente Sara Tonegutti (foto). Quali sono le novità principali del testo che conta in totale 54 articoli, uno più specifico dell’altro? Vediamole.

All’articolo 23, rubricato “Percorso formativo per proprietari di cani”. E’ previsto che “al fine di favorire le attività di carattere culturale e formativo aventi come finalità l’educazione a un corretto rapporto tra l’uomo e gli altri animali, il Comune di Sanremo promuove, in collaborazione con l’Asl1 Imperiese e l’Ordine dei medici veterinari, il percorso formativo denominato “Il Patentino per proprietari di cane” (Decreto Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali 26/11/2009), rivolto a tutti i proprietari di cani e ai loro familiari o conviventi che saltuariamente o abitualmente si prendono cura del proprio o dell’altrui amico a quattro zampe”. 

«Il  Comune di Sanremo  – spiega l’assessore Tonegutti – ha deciso di attivare già da settembre, in collaborazione con Asl ed Enpa, un corso di formazione per i  proprietari e i detentori di cani, novità assoluta in Liguria. L’obiettivo del corso sarà quello di favorire un corretto sviluppo della relazione tra il cane e il proprietario o detentore, al fine di consentire l’integrazione dell’animale nel contesto familiare e sociale. Il percorso formativo fornirà nozioni sulla normativa vigente e sulle caratteristiche fisiologiche ed etologiche del cane, in modo da indirizzare il proprietario verso il possesso responsabile».

Degno di nota anche l’articolo 25, ove si prescrive che è “vietato detenere cani (e animali in generale) legati o a catena (o applicare loro qualunque altro strumento di contenzione similare), salvo che per brevi periodi connessi a ragioni di pubblica sicurezza o sanitarie certificate da un veterinario, con specificazione della diagnosi e della durata del trattamento”. 

Articolo 27, Cani di quartiere: “Laddove si accerti la non sussistenza di condizioni di pericolo per uomini, animali e cose, si riconosce al cane il diritto di essere animale libero. Tale animale viene definito cane di quartiere. «Il cane potrà mantenere uno stile di vita indipendente, ma ricevere al tempo stesso cure e attenzioni da parte delle piccole comunità localidi cittadini, come si trattasse di una sorta di “adozione a distanza”», – chiarisce l’assessore Tonegutti –.

Articolo 37, “Il soggetto rinunciante dovrà corrispondere al momento dell’ingresso del proprio cane al canile una somma pari a 200 euro al fine di contribuire alle spese sostenute per il mantenimento dell’animale oggetto della rinuncia. Dovranno essere rimborsate inoltre le spese relative alle eventuali cure veterinarie che si dovessero rendere necessarie in conseguenza di patologie manifestatesi nell’animale durante il primo mese di permanenza nel canile/rifugio. In caso di rinuncia di proprietà di cani morsicatori/aggressivi, devono essere versate le spese per la riabilitazione comportamentale per un periodo di almeno tre mesi o come meglio stabilito dal veterinario competente”.

Articolo 38, comma 3:Il Comune promuove campagne di sensibilizzazione per incentivare l’affidamento di animali da compagnia abbandonati o restituiti ospitati presso le strutture ricettive pubbliche e/o private convenzionate ovvero degli animali liberi presenti in particolari aree e/o soggetti a situazioni che presentano un elevato grado di criticità per la sopravvivenza e il benessere degli stessi”. Commenta Tonegutti: «La sottoscritta, unitamente agli  uffici, si sono attivati, esortati anche dalle associazioni del territorio, per promuovere alcune campagne di sensibilizzazione social incentrate sui valori e i benefici dell’adozione dei cani. Stando ai dati ufficiali, in Provincia di Imperia viene adottato solo il 30% dei cani ospiti nei canili, contro una media regionale che è dell’85%. La campagna sarà volta a promuovere anche la sterilizzazione dei gatti, che oltre a combattere il fenomeno del randagismo».

Meritano una citazione gli articoli 39, 50 e 51. Il primo recita: “Interventi assistiti con animali. Il Comune promuove programmi di preparazione per l’utilizzazione degli animali da compagnia ai fini della pet-therapy, effettuati da parte di persone e/o associazioni con cognizioni e competenze specifiche nonché iscritti all’albo nazionale del Digital Pet”. Per i profani, la Pet therapy è una pratica sempre più diffusa e richiesta, soprattutto nei centri medici, nelle case di riposo, ma anche negli asili nido e nei centri sociali. Una modalità terapeutica che non ha controindicazioni o effetti collaterali.

Articolo 50:Tutela insetti impollinatori: Le api definite sentinelle dell’ambiente, rappresentano un anello particolarmente sensibile degli ecosistemi e il loro malessere segnala una crescente tendenza al peggioramento della qualità ambientale che pregiudica inevitabilmente anche la salubrità per l’uomo”. «In questo senso – aggiunge l’assessore con delega al benessere degli animali – si è pensato di coinvolgere l’Istituto Ruffini Aicardi per creare un progetto di sensibilizzazione sull’importanza delle api rivolto alle scuole medie inferiori. Il progetto dovrebbe partire dal prossimo anno scolastico».

Infine l’articolo 51. Conclude Tonegutti: «Visto che il Comune di Sanremo ha all’interno del parco di Villa Ormond due casette per i ricci costruite e installate dal Centro Recupero Ricci la Ninna del dottor Massimo Vacchetta, su proposta del consigliere Umberto Bellini si è deciso di inserire nel regolamento un articolo a tutela del riccio europeo, specie protetta a livello nazionale dalla legge 157/1992 e, a livello internazionale, nell’allegato III “Specie di fauna protetta” della Convenzione di Berna».

Chiosa l’assessore: «In questo anno sono state incontrate, anche con sopralluoghi specifici da parte mia e degli Uffici competenti, le organizzazioni e gli enti che a vario titolo si occupano del benessere e della tutela degli animali. Per citarne alcuni, i canili Enpa e Pluto’s Residence, le associazioni Arkus, la Lega del Gatto, la Lega del Gattino, la Lipu, i Rengers, e i Deplasticati. Sono stati sentititi gli enti istituzionali, Regione Liguria e l’Asl1. Il regolamento è quindi il frutto di un minuzioso lavoro a cui hanno dato il loro contributo i consiglieri Umberto Bellini e Ethel Moreno, così come la funzionaria Barbara Lanzarotti che ringrazio per l’impegno e la dedizione profusi nel redigere il testo definitivo. Un mio personale ringraziamento al dottor Roberto Moschi (ex Direttore Struttura Regione Liguria Sicurezza Alimentare e Sanità Animale, ndr) e alla dottoressa Eva Podeschi del dipartimento di Prevenzione e direttore della struttura complessa di Sanità Animale».