Badalucco non vuole rinunciare al suo parroco e scrive un appello al Vescovo Suetta

3 luglio 2023 | 07:45
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Badalucco non vuole rinunciare al suo parroco e scrive un appello al Vescovo Suetta

Sindaco Orengo: «Don Angelo rappresenta un punto di equilibrio fondamentale per la nostra comunità»

Badalucco. La comunità di Badalucco è unita nel non volersi “separare” dal parroco, Don Angelo Albino Moioli, tanto che è stata scritta una lettera aperta indirizzata al Vescovo, Monsignor Antonio Suetta e sta per essere avviata una raccolta firme.

Questo il testo della lettera aperta: «Eccellenza, gli ultimi tre anni sono stati particolarmente duri per Badalucco, sottoposto ad una serie di eventi che ne hanno sconvolto l’economia e l’aspetto geofisico, ed ora sta affrontando il problema più grande e complicato che potesse capitare: la costruzione di una diga a pochi km dall’abitato. E proprio in questo periodo delicato, la notizia ufficiale della partenza di don Angelo Albino Moioli, ci lascia esterrefatti e sgomenti. Comprenderà bene il morale sotto i tacchi, che acuisce la tensione e la frustrazione di una cittadinanza che ha conosciuto solo sprazzi di tranquillità (più o meno lunghi) ma non una totale e pacifica convivenza quale hanno vissuto gli altri paesi della Provincia di Imperia, per restare nella nostra Terra. Qua la pace vera e propria non c’è mai stata: lo Stato spaventa il paese con la diga a cicli alterni dal lontano 1947, ed ora è tornato alla carica nuovamente mentre la cittadinanza sta faticosamente curando le ferite inferte dal Covid, quelle lasciate dalle frane che hanno distrutto case e causato sfollamenti, raso al suolo floride aziende importantissime per l’economia del paese e procurato danni ingenti alle strutture dell’abitato; per non parlare delle ferite generate dall’esondazione del fiume Argentina (2020) che ora lo Stato vuole imbrigliare. Con un quadro simile, apprendere che perderemo anche il parroco, con cui si è stabilito un’ottima sintonia, spezza lo spirito e non giova a nessuno, men che meno alla sua Diocesi, minacciata anch’essa dal progetto statalista. Perciò Eminenza, mi appello alla sua persona e al ruolo che ricopre. Aiuti Badalucco, Eminenza, Lei che può. Aiuti il mio paese sottoposto a intimidazioni che mettono a rischio i fedeli, le Famiglie e le case in cui vivono, la bellezza del Duomo intitolato a Maria Assunta e san Giorgio, il gioiello dell’oratorio della Madonna della Misericordia e le altre numerose chiese che arricchiscono Badalucco. Ci aiuti, lasciando don Angelo al suo posto: sarebbe una cosa bella e utile se la nostra esistenza, così duramente messa alla prova, potesse (ri)avere un punto fermo quale è il nostro parroco. La Chiesa chiede spesso aiuto ai credenti, alla cittadinanza, per motivi nobili e condivisibili, naturalmente, e Badalucco ha sempre risposto positivamente in virtù della Fede che lo sorregge da secoli e lo colloca vicino alla Chiesa da sempre. Adesso, credo sia il momento di fare il contrario. Lo domando col cuore in mano, disperato per le sorti del mio paese pugnalato alla schiena con cinismo calcolato, oserei dire, considerato il tempismo con cui è stato tirato fuori il progetto-diga: Eccellenza lasci don Angelo al suo posto per instillare nuova fiducia e forza nei Baúcôgni che alla Chies fiducia e forza nei Baúcôgni che alla Chiesa guardano sempre con speranza. Aiuti Badalucco, che non ha mai lesinato sforzi per le Comunità di ogni dove; che ha sacrificato tanti figli per la Patria; che oggi ha necessità che il parroco resti al suo posto in modo che i Baúcôgni abbiano un riferimento sicuro, un appoggio sui cui fare affidamento nei momenti di sconforto. Grazie». Per rimarcare la situazione, alla lettera aperta è stata allegata una immagine del Duomo intitolato a Maria Assunta e San Giorgio ed una attuale dove «si addensano nubi scure».

Il Vescovo Suetta ha risposto puntualmente all’appello arrivato, con queste parole, pubblicate direttamente sulla pagina Facebook “Badalucco e i Baucogni”: «Ricevo con gioia la sua buona testimonianza sul caro don Angelo e condivido la positiva opinione sulla sua umanità e sul suo servizio sacerdotale. Don Angelo è un religioso e le condizioni precise della nostra convenzione prevedono o il rientro o l’incardinazione, che non ritengo di attivare. Certamente don Angelo non è l’unico prete fedele e buono: ve ne sono anche altri e spero che chi prenderà il suo posto trovi la stessa accoglienza e la stessa collaborazione. I sacramenti non sono legati alle persone, ma sono doni di Dio, che la Chiesa dispensa per la salvezza e la vita di tutti».

Poche le speranze quindi di poter far restare Don Angelo, come sottolinea anche il sindaco Matteo Orengo: «Ho avuto modo di chiedere a Sua Eccellenza, in colloquio privato, la permanenza di Don Angelo, ma ahimè senza grandi risultati. In questo momento Don Angelo rappresenta un punto di equilibrio fondamentale per la nostra comunità e mi auguro con tutto il cuore che il Vescovo cambi opinione».

Immagine: pagina Facebook “Badalucco e i Baucogni”.